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Restaurati pezzi rari del Museo Ginori di Doccia | FOTO

Quarantaquattro modelli in cera, gesso e terracotta appartenenti alla sua collezione hanno rivisto la luce.

Segnali incoraggianti per il Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia: dopo un lungo letargo una selezione di 44 modelli in cera, gesso e terracotta appartenenti alla sua collezione hanno rivisto la luce.

Lo scorso febbraio l’Associazione Amici di Doccia ha distribuito ai suoi associati la nuova edizione dei Quaderni, rivista annuale nata nel 2007 per divulgare gli studi su una delle principali manifatture ceramiche dell’Europa settecentesca, quella fondata nel 1737 da Carlo Ginori a Doccia, nell’attuale comune di Sesto Fiorentino.

I Quaderni escono in un’edizione speciale, bilingue, dedicata all’onorevole Edoardo Speranza, già Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e alla principessa Giorgiana Corsini, per il loro comune impegno, in momenti diversi, in favore del Museo di Doccia, che dal maggio del 2014 è chiuso al pubblico. A soffrire di più per questa chiusura è stato lo straordinario repertorio di modelli in cera, terracotta e gesso, materiali più sensibili agli sbalzi di temperatura. Per questo la manifestazione Artigianato e Palazzo, con gli Amici di Doccia, in collaborazione con la Direzione regionale dei Musei della Toscana, ha promosso una raccolta fondi che, grazie al fondamentale contributo della Regione Toscana, ha messo a disposizione 50 mila euro per il restauro di 44 esemplari di assoluta rarità.

L’esito dell’intervento è ampiamente illustrato nei Quaderni con immagini ad alta risoluzione e descritto dai restauratori stessi, selezionati con la collaborazione dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Un video, con sottotitoli in inglese, documenta le diverse fasi del restauro illustrate dai restauratori stessi, che ci introducono alla scoperte delle tecniche esecutive del passato e quelle conservative di oggi. Il video è accessibile a tutti sui canali social dell’Associazione. "Così ancora una volta lo spirito che accompagna l’impegno degli Amici di Doccia si riconferma essere lo studio, la tutela e la promozione del patrimonio Ginori, voluti non come riflesso nostalgico del passato, ma come fonte di creatività per il futuro, e perché no, anche con un rinnovato orgoglio nazionale per queste opere che tutto il mondo ammira” così afferma Livia Frescobaldi, presidente degli Amici di Doccia, la quale ci ricorda però che nel deposito del Museo di Doccia ci sono ancora molti modelli in attesa di restauro.

L’uscita dei Quaderni ha coinciso con l’annuncio della nomina del direttore della Fondazione Museo e Archivio Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, l’ente preposto al rilancio del Museo di Doccia. Certamente un segnale di buon auspicio! Tra le opere restaurate: Amore e Psiche in gesso riduzione con varianti dal marmo antico conservato nella Tribuna delle Gallerie degli Uffizi, Bacchino ebbro in terracotta di Massimiliano Soldani Benzi e Perseo con la testa di Medusa in cera, di Vincenzo Foggini, su invenzione di Giovan Battista Foggini.

Storia del museo

II Museo di Doccia a Sesto Fiorentino è chiuso dal 14 maggio del 2014. La chiusura è avvenuta a seguito del fallimento dell’allora proprietà della Richard-Ginori che deteneva il 100% del Museo. Il gruppo Kering acquistò il marchio e il ramo produttivo della Richard-Ginori nel 2013, ad esclusione del Museo, che è entrato a far parte del patrimonio dello Stato nel 2017. In questi ultimi anni la Direzione regionale musei della Toscana (già Polo museale) ha avuto in diretta consegna il museo e le sue collezioni. Le attività indispensabili e urgenti sono state portate avanti, come il ripristino completo delle coperture, il cui stato disastroso ereditato da anni di incuria e di chiusura era una delle principali cause di rischio e di degrado dell’edificio e potenzialmente delle collezioni stesse. Così come la progettazione e l’affidamento, dopo una gara condotta da Invitalia sulla base di un finanziamento CIPE, della prima tranche dei lavori di rifunzionalizzazione e di recupero dell’immobile in vista della sua riapertura come struttura museale.
Dopo un lungo percorso che ha visto gli Amici di Doccia in prima fila siamo felici di comunicare che il 19 dicembre 2019 alla Biblioteca Ernesto Ragioneri di Sesto Fiorentino è stato firmato l’atto costitutivo della Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia, questa la dichiarazione del Ministro Dario Franceschini: “Dopo l’acquisto del 2017, quello di oggi è un passo ulteriore per salvaguardare e valorizzare una collezione eccezionale e unica al mondo”.

L’archivio

Gli Amici di Doccia insieme alla Sovrintendenza archivistica si sono fatti carico del trasferimento dell’Archivio storico del Museo, all’Archivio di Stato di Firenze in ambienti salubri e adeguati per la corretta conservazione del materiale cartaceo. Gli Amici di Doccia hanno concluso il progetto di catalogazione e il completamento dell’inventario del fondo librario storico dell’Archivio del Museo di Doccia in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica di Firenze e la Regione Toscana.

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Collezione di sculture in cera del Museo di Doccia

Il Museo di Doccia conserva una raccolta unica al mondo di calchi in cera risalente al XVIII e XIX secolo. Come conseguenza della chiusura la superficie delle cere conservate nel deposito è stata aggredita da muffe e funghi. Gli Amici di Doccia hanno provveduto al trasferimento delle opere più a rischio, circa 80 modelli, in un ambiente climatizzato prontamente allestito nello stabilimento dalla Richard-Ginori. Queste opere sono state regolarmente monitorate da Francesca Rossi, restauratrice specializzata, che ha rimosso la muffa dalle cere.

Documentazione fotografica

Dal 2007 gli Amici di Doccia hanno realizzato varie campagne fotografiche per documentare nuclei di oggetti conservati nello stabilimento Richard-Ginori e nel Museo di Doccia:
– biscuits prodotti negli anni ’60 del Novecento con le forme storiche originali della
manifattura;
– campionario di opere in porcellana bianca del reparto colaggio del XX secolo;
– campionario di servizi in porcellana

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