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L'Oltrarno, tra San Miniato e il Piazzale, è diventato Patrimonio Mondiale dell'Unesco

L’Abbazia di San Miniato, la Chiesa di San Salvatore al Monte, le Rampe, il Piazzale Michelangelo, il giardino delle rose e quello dell’iris diventano patrimonio mondiale dell’umanità

ll Centro Storico di Firenze è stato iscritto nella Lista Unesco del Patrimonio Mondiale il 17 dicembre 1982. Oggi, 28 luglio, è arrivata la notizia del suo ampliamento così l'Abbazia di San Miniato, la Chiesa di San Salvatore al Monte, le Rampe, il Piazzale Michelangelo, il giardino delle rose e quello dell’iris entrano a far parte della zona Unesco.

Da San Miniato a Piazzale Michelangelo nel patrimonio dell'Unesco

Un risultato grandioso che permette a San Miniato e a tutta la zona della riva sinistra dell’Arno di essere incluse tra le meraviglie del Mondo al pari dello centro storico cittadino. Per il sindaco Dario Nardella questa è una "giornata storica, perché abbiamo dimostrato lo straordinario valore di quest’area della città: San Miniato e tutta la zona della riva sinistra dell’Arno, la splendida veduta dal piazzale, i giardini, le rampe recentemente restaurate e riportate all’originaria bellezza, saranno da oggi annoverate tra le meraviglie del mondo. Grazie a quanti hanno creduto fin dall’inizio in questo esito e hanno lavorato senza sosta per arrivarci e in particolare a Carlo Francini, responsabile sito Unesco del Comune".

"È un successo di tutta la città e dei fiorentini ed è il frutto di tutti gli sforzi di questi 7 anni: la pedonalizzazione del Piazzale, il recupero delle rampe del Poggi e delle splendide fontane, il restauro delle scalinate di San Miniato e gli interventi sul cimitero delle Porte Sante. Abbiamo restituito dignità e bellezza ad una porzione dell’immenso patrimonio di Firenze ed oggi il mondo intero ce lo riconosce” ha aggiunto il sindaco a seguito della decisione presa durante la 44esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale che si è svolta online direttamente da Fuzhou, in Cina.

La felicità dell'assessore alla cultura Tommaso Sacchi: "La decisione di Unesco ci riempie di gioia: la nostra città allarga il sito patrimonio mondiale e diventa sempre più un gioiello di cultura, storia, arte a livello mondiale. La collina che guarda Firenze dalla riva sinistra così carica di tesori inestimabili è stata riconosciuta estensione naturale del centro storico a valle che comprende la parte di città dentro i viali e le antiche mura. Oggi festeggiamo davvero una vittoria di tutti”.

Il centro storico fiorentino nel 1982 fu definita «una realizzazione artistica unica nel suo genere, un capolavoro d’opera, il risultato di una continua creazione protrattasi per oltre sei secoli» in grado di esercitare «una influenza predominante sullo sviluppo architettonico e delle arti monumentali prima in Italia e poi in Europa», che conserva ancora «antiche strade intatte, palazzi fortificati logge, fontane, un meraviglioso ponte risalente al quattordicesimo secolo», raggiunse un «potere economico e politico in Europa tra il quattordicesimo ed il diciassettesimo secolo» e fu coinvolta «in eventi di importanza internazionale: nell’ambiente dell’Accademia neoplatonica si sviluppò il concetto di Rinascimento».

L’ambito territoriale iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco è il Centro Storico di Firenze, designato come Core Zone e si estende per 505 ettari. Essa corrisponde alla parte della città circondata dai viali e dalle mura medievali, scelta dettata dall’enorme concentrazione di beni culturali, di differente proprietà pubblica, privata e religiosa, presenti in quest’area.

Nel 2019, in occasione del Millenario dell’Abbazia San Miniato al Monte, è ritornato all’attenzione il fatto che, al momento dell’iscrizione del sito nella Lista del Patrimonio Mondiale, l’Abbazia di San Miniato era stata citata esplicitamente quale bene che contribuisce all’eccezionale valore universale del sito, ma non inclusa all’interno della perimetrazione del sito stesso. Per questo nel gennaio 2020 si è ritenuto opportuno fare richiesta al Centro del Patrimonio Mondiale Unesco di estendere la Core Zone del Centro Storico di Firenze al fine di preservare, tutelare, gestire e conservare in maniera adeguata e coerente anche l’Abbazia di San Miniato al Monte. Si è deciso di proporre una estensione che includesse al suo interno il circuito delle mura cinquecentesche che univano le mura trecentesche di Arnolfo di Cambio con il Forte di San Miniato, per una superficie totale di 27 ettari. All’interno dell’area insistono inoltre beni culturali e naturali di grandissimo valore quali, ad esempio il Parco della Rimembranza, luogo di celebrazione della cultura della pace e di memoria della Grande Guerra, il Giardino delle Rose e quello dell’Iris, la Chiesa di San Salvatore al Monte, il sistema delle Rampe con la terrazza panoramica di Piazzale Michelangelo e i Viali realizzati su progetto di Giuseppe Poggi in occasione di Firenze Capitale. La proposta è stata avanzata dall’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e rapporti con Unesco del Comune di Firenze, coordinata dal responsabile e site manager del sito Carlo Francini. La documentazione presentata è stata sviluppata in collaborazione con il team di HeRe_Lab - Heritage Research, laboratorio congiunto del Comune di Firenze e dell’Università degli Studi di Firenze (Alessia Montacchini, Marta Porcile e Gaia Vannucci).

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