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Empoli, va alla messa per papa Ratzinger e si ritrova a suonare l'organo in San Pietro

La storia di Lorenzo Ancillotti, direttore del Centro Busoni, ritrovatosi per caso a suonare durante la messa per il papa deceduto

Immaginatevi di essere in fila a San Pietro per rendere omaggio a papa Benedetto XVI e poi all'improvviso ritrovarsi a suonare l'organo all'interno della basilica durante la messa di suffragio. E' la storia capitata a Lorenzo Ancillotti, direttore del centro studi musicali Busoni di Empoli ed ex consigliere comunale: “E' stato un caso fortuito. Sono stato per tre anni allievo dell'organista titolare di San Pietro e siamo sempre rimasti in ottimi contatti, facendoci la promessa che se io fossi andato a Roma o lui fosse venuto a Firenze, ci saremmo visti. L'altra mattina ero in fila a San Pietro per rendere omaggio a papa Benedetto XVI e, sentendo suonare l'organo, ho riconosciuto la mano del mio maestro. Gli ho quindi scritto che ero li, e dopo aver scambiato due chiacchiere mi ha proposto di suonare l'organo alla messa successiva”.

“E' stato tutto improvvisato – continua Ancillotti – ma per fortuna non era la prima volta che suonavo a San Pietro, dato che avevo anche portato negli anni precedenti la mia corale di Santa Cecilia di Empoli. E' stato sicuramente più emozionante, avendo il feretro del papa a pochi metri da dove suonavo”.

Un emozione che per Lorenzo era ancora più grande, dato l'amore e la stima che aveva nei confronti del defunto papa: “E' stata una figura importante per me a livello spirituale. Le sue letture mi hanno aiutato a trovare conforto e la strada nella fede. Sono stati 45 minuti di messa intensi e pieni di emozione”.

“La cosa strana – conclude il direttore – è che un papa ha celebrato il funerale di un altro papa, un evento che nella storia della chiesa è di portata notevole. Benedetto XVI, soprattutto quando si è ritirato, molte persone hanno capito la sua portata rivoluzionaria e la sua fede profonda. Era una persona molto timida, e per questo penso che abbia avuto più difficoltà nel farsi ammirare come hanno fatto suoi alcuni predecessori. All'interno della chiesa c'era quindi un'atmosfera molto intima e che era li si capiva che aveva trovato nelle parole e ngli scritti di quest'uomo qualcosa di grande e di importante”.

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