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Palazzo Vecchio, in esposizione la Pace di Antonio Canova a cura di Sgarbi

In esposizione a Palazzo Vecchio, in dialogo con il Quarto Stato, la "Pace di Kiev"

Dopo l'arrivo della grande tela de Il Quarto Stato, di Pellizza da Volpedo, Firenze è pronta ad accogliere La Pace di Antonio Canova. Non la statua originale, custodita all’interno del Museo Nazionale Khanenko di Kiev e che attualmente è nascosta per proteggerla dai bombardamenti della guerra in Ucraina, ma un modello in gesso.

L'esposizione, che prende il nome di "La pace di Kiev. L’arte vince sulla guerra" è curata da Vittorio Sgarbi e sarà visibile dall'11 maggio al 18 settembre. Il progetto è del Museo Novecento di Firenze e MUS.E con Contemplazioni.

La Pace sarà esposta a Palazzo Vecchio nella Sala Leone X a pochi metri di distanza dal capolavoro di Pellizza da Volpedo, in prestito dal Museo del Novecento di Milano.

La storia della Pace di Antonio Canova

La Pace di Canova ha un valore simbolico non indifferente sia per il periodo in cui fu realizzata, sia per il committente. L'idea della scultura nacque tra il 1811 e il 1812, ma fu realizzata nel 1815 per un politico e diplomatico russo morto ben prima di poterla vedere, Nikolaj Petrovi Rumjancev.

La statua doveva rendere omaggio ai trattati di pace che avevano posto fine a tre guerre in cui la famiglia Rumjancev fu impegnata attivamente. L'opera, alta due metri, fu terminata nel 1816, ma quando arrivò a San Pietroburgo Nikolaj Petrovi Rumjancev era già morto e la sua collezione d'arte fu donata allo Stato, andando così a formare il primo museo pubblico russo.

Nel 1953 però, Krusciov, l'allora segretario del Partito Comunista dell’Unione Sovietica ma di origini ucraine, decise di spostare l'opera al Museo Nazionale Khanenko a Kiev. Nella nuova collocazione l'opera di Canova venne dimenticata e fu riscoperta circa vent'anni fa.

“L’arte e la cultura vinceranno contro la violenza e l’abominio della guerra - dichiara il sindaco Dario Nardella - In questi tempi così travagliati accogliamo a Palazzo Vecchio un’opera fortemente simbolica. La Pace di Kiev, ora nascosta alla vista a causa della guerra e chissà per quanto tempo ancora inaccessibile, viene evocata con l’unica sua copia esistente nella sala di Leone X".

"La Pace di Kiev, proveniente dal Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno, è ora a Firenze, e qui, temporaneamente, attende tempi di pace” commenta Vittorio Sgarbi, curatore della mostra. “Canova, l’ultimo grande artista che ha chiuso l’arte dell’Occidente ha unito tutto, non ha diviso. Canova è un grande conciliatore di ogni conflitto, di ogni differenza, e in nome della sua Pace io chiedo a voi di invocarla tutti insieme sul piano di spirito del mondo, perché il mondo si salvi".

“A pochi giorni di distanza dalla presentazione del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo - sottolinea Sergio Risaliti, direttore del museo Novecento - entra in Palazzo Vecchio un secondo capolavoro dell’arte italiana, il modello della cosiddetta Pace di Kiev plasmato nel gesso da Antonio Canova. Qui passato, presente e futuro si incontrano e s'incrociano e l’arte si assume il compito di rappresentare il destino dell’umanità. Incredibile come le opere di due artisti di cultura e stile così diversi se non antitetici, possano calarsi nell’attualità e rigenerarsi ai nostri occhi".

La Pace di Antonio Canova a Firenze

Quando è possibile visitare Palazzo Vecchio

Da lunedì a domenica 9:00 - 19:00, escluso il giovedì in cui l'orario è 9:00 - 14:00.

Foto: Antonio Canova, Allegoria di Pace, Palazzo Vecchio.

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