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Sabato, 20 Aprile 2024
social Statuto / Via Federico Stibbert, 26

Museo Stibbert sul New York Times: è uno dei musei più affascinanti al mondo da seguire sui social

Il gioiello toscano citato dal New York Times

Firenze vanta un grande numero di musei e gallerie d'arte: Uffizi, Palazzo Vecchio, Galleria dell'Accademia, Bargello, Cappelle Medicee e molti altri. Ma uno in particolare ha stuzzicato l'attenzione di un giornalista, Jason Farago, del New York Times: il museo Stibbert. Secondo Farago quello nell'omonima via sarebbe il museo più eclettico e attraente di Firenze tanto da meritarsi il primo posto nella sua personale classifica dei musei, con meno follower, al mondo da seguire assolutamente sui social. E come dare torto al giornalista, lo Stibbert grazie alle bellissima struttura e alle sue collezioni di spade, armi, armature, porcellane, ventagli, arredi cavalieri e manufatti unici - per un totale di cinquantamila oggetti - è un piccolo gioiello.

Col raggiungimento della maggiore età, nel 1859, Frederick entrò in possesso di un enorme patrimonio del quale continuò sempre ad occuparsi con estremo impegno e grande intuito, incrementandolo con abili operazioni finanziarie, favorite dalle contingenze storiche legate all'unificazione italiana e ai conseguenti nuovi fermenti economici nati dalla richiesta di capitali da investire in un paese che si andava formando.
 
Approfittò della sua molteplice natura di finanziere internazionale, viaggiatore abituale e collezionista appassionato per controllare le offerte del mercato antiquario di tutta Europa per quasi cinquant'anni, e realizzare il grande progetto della sua vita: trasformare la villa di Montughi nel "suo Museo". Per salvaguardarne poi l'integrità decise che alla sua morte, avvenuta nel 1906, esso venisse costituito in museo pubblico affidato alla città di Firenze.

Il museo è l'opera di Frederick Stibbert, inglese con madre toscana, con la maggiore età entrò in possesso di un enorme patrimonio del quale continuò sempre ad occuparsi con estremo impegno e grande intuito. Essendo un grande collezionista approfittò dei suoi numerosi viaggi in giro per il mondo per controllare il mercato antiquario di tutta Europa per quasi cinquanta anni realizzando il grande progetto della sua vita: trasformare la villa di Montughi nel "suo Museo". Per salvaguardarne poi l'integrità decise che alla sua morte, avvenuta nel 1906, esso venisse costituito in museo pubblico affidato alla città di Firenze.

Oltre al museo fiorentino nella classifica anche il Vigelandmuseet a Oslo, il National Palace Museum a Taipei, il National Historical Museum a Atene e il Nunatta Sunakkutaangit Museum a Iqaluit ("appena a sud del Circolo Polare Artico, questo è l'unico museo nel territorio canadese del Nunavut").

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