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Chi era Monna Tessa, la donna che fece nascere Santa Maria Nuova

Figura caritatevole e di spicco del Duecento, tanto da diventare l'ispiratrice del nosocomio fiorentino

Se oggi il centro storico di Firenze vanta un grande ospedale come quello di Santa Maria Nuova, il merito è di una donna che negli ultimi anni del 1200 si dedicò alla cura dei malati e all'assistenzialismo. Stiamo parlando di Monna Tessa ("Madonna" Tessa, diminutivo di Contessa, nome femminile diffuso nel Medioevo e ispirato alla figura della contessa Matilde di Canossa), una serva di casa Portinari. 

Nella Firenze di fine Duecento, città dinamica, popolosa e in espansione, che lascia intuire i tratti di quello che sarà il suo splendido futuro rinascimentale, temi come la solidarietà sociale e l'assistenza sanitaria diventano di rilievo. Educatrice della figlia di Folco, Beatrice (la donna angelicata da Dante), francescana secolare e dedita alla cura dei malati, Monna Tessa è figura caritatevole e di spicco, tanto da diventare l'ispiratrice dell'ospedale di Santa Maria Nuova, finito di costruire nel 1288 e ancor oggi importante presidio sanitario della città. 

È lei, infatti, a sensibilizzare l'ormai anziano potente notabile e banchiere Folco Portinari sulla questione dell'assistenza ai malati, convincendolo a dar inizio a un’istituzione caritatevole. Si narra che, l'anziano Folco, desideroso di riscattare la sua anima dopo una vita dedicata all'attività di banchiere, all'ombra del peccato di usura, decise di fondare un ospedale per la cura degli ammalati, ispirandosi alla caritatevole figura proprio di Monna Tessa, che divenne quindi la leggendaria ispiratrice dell'ospedale di Santa Maria Nuova, tuttora esistente. 

In seguito, Monna Tessa crea nello spazio antistante allo ‘spedale’ un convento destinato alla congregazione delle Oblate, il cui primo nucleo è formato da ricche e nobili donne fiorentine, come Margherita dei Caposacchi, Madonna Tancia, Giovanna Dé Cresci, Antonia Dé Bisdomin. Le pie donne delle Oblate per secoli si occuperanno della cura degli infermi nell'ospedale, antesignane infermiere dal fondamentale ruolo di cura e accudimento. 

Oggi, nel chiostro delle Ossa di Santa Maria Nuova, la figura di Monna Tessa viene ricordata con un bassorilievo marmoreo della pietra tombale. La fondatrice delle Oblate stringe tra le mani il libro della Regola dell'Ordine da lei istituito nel 1301. Sotto il braccio sinistro, il cordoncino del terz’ordine francescano, simbolo dell’influenza esercitata dal santo di Assisi sulle modalità di cura e assistenza che ispirarono Monna Tessa. 

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