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Nasceva oggi il mercato di Sant'Ambrogio: storia e curiosità del mercato più antico di Firenze

Attualmente il mercato è in via di riqualificazione

150 anni fa, esattamente il 29 maggio del 1873, nasceva il mercato di Sant'Ambrogio, ovvero il mercato più antico della città di Firenze. Per età infatti, Sant'Ambrogio è più vecchio del mercato di San Lorenzo, che fu inaugurato un anno più tardi. Entrambi rappresentano l’emporio alimentare per eccellenza del centro storico fiorentino, importante per la zona di Santa Croce e limitrofi. 

In antichità in questo stesso posto trovava spazio il mercato del bestiame ed è stato quindi naturale trasformarlo in un polo mercatale di più ampio respiro, soprattutto all’indomani della dismissione del Mercato Vecchio di piazza della Repubblica. I progetti urbanistici di Giuseppe Poggi prevedevano, dopo la distruzione del Mercato Vecchio, la creazione di tre più moderni poli di vendita al dettaglio in altrettante zone del centro storico: il Mercato Centrale in San Lorenzo, il mercato di Sant'Ambrogio e un mai realizzato mercato di San Frediano. Nel mercato di Sant'Ambrogio dovevano confluire le attività del mercatino della piazza di San Pier Maggiore. 

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Approfittando della zona secolarizzata dell'"Ortone" già delle monache di Santa Verdiana, si progettò una piazza, piazza Ghiberti, al centro della quale fu costruito uno stabile da mercato in ghisa e vetro da parte di Giuseppe Mengoni, autore anche del mercato Centrale, sebbene qui si usò una scala molto più piccola.  L’operazione urbanistica fu indolore, visto che la zona, allora, era occupata da campi agricoli. L’area in cui fu costruito aveva anche un’importanza simbolica resa familiare dai romanzi di Vasco Pratolini, su tutti "Metello" del 1955. La vitalità della zona, la sua forte vocazione popolare, rendevano poi il mercato un centro attrattivo di grande vivacità e di grande utilità. 

Pur avendo perso nel 1955 il ruolo di mercato generale per la costruzione del nuovo mercato ortofrutticolo nell'area di Novoli, il padiglione continua ancora oggi a svolgere un ruolo fondamentale di vendita (e non solo di frutta e verdura) per la popolazione residente nella zona.  Oggi il mercato è ancora il centro nevralgico della zona, sempre brulicante di turisti, ma dove non mancano gli studenti di architettura, i lavoratori, gli abitanti del rione e i tanti affezionati che non rinunciano a farci la spesa. All’interno dell’edificio si trovano banchi di generi alimentari e osterie, invece, sotto le tettoie esterne aggiunte in un secondo tempo, bancarelle di vario genere. 

Attualmente il mercato è via di riqualificazione. Sono infatti in corso di realizzazione delle opere che nei prossimi mesi daranno alla storica area mercatale una nuova veste. Si tratta dei lavori di costruzione di un nuovo loggiato esterno e di quelli per la sostituzione della pavimentazione e degli impianti. Un piano di interventi articolato in tre fasi e che si concluderà entro il 2024. 

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