"Asfalta tutto così lasci parcheggi vista mare": Pieraccioni dalla parte di Jovanotti contro gli "eco-nazisti"
Da settimane Jovanotti si trova nell'occhio del ciclone per il suo Jova Beach Party e due giorni fa ha deciso di rispondere su Instagram a tutte le critiche, in particolare a quelle riguardanti 17 lavoratori in nero
Sulla questione critiche al Jova Beach Party ha detto la su anche Leonardo Pieraccioni. Dall'inizio del tour a luglio i concerti in spiaggia di Jovanotti sono stati duramente criticati, prima per i danni causati all'ambiente e solo poco fa per aver fatto lavorare come facchini degli operai a nero. A tutte queste accuse Jovanotti ha deciso di rispondere in prima persona, condividendo un video su Instagram in cui compare anche Maurizio Salvadori di Trident, l'organizzatore del Jova Beach Party. "Il lavoro nero è qualcosa di serio, non la solita fuffa - ha esordito Lorenzo - Io lavoro con Maurizio Salvadori di Trident dal 1988, abbiamo fatto qualsiasi cosa e non c’è mai stata una contestazione sul piano delle leggi del lavoro". "Sapendo che siamo nell’occhio del ciclone - aggiunge Jova - perché il Jova Beach porta grandi eventi in piccole province dove si mettono in moto il livore locale e le vendette politiche, ho pensato di essere finito nell’ennesimo 'caso'. Quindi ho cercato Maurizio e gli ho chiesto com’è andata".
A questo punto i due hanno iniziato a spiegare: "Ci hanno dato 1400 euro di multa perché in un’area del cantiere mancava il nastro bianco e rosso per delimitarlo, che probabilmente si era strappato. È come un divieto di sosta. È l’unica contestazione che è stata fatta". Per quanto riguarda i lavoratori in nero aggiungono: "Tre società non avevano fatto la comunicazione e nel giro di 12 ore hanno oblato (ovvero pagato un'ammenda ndr) e nel giro di 12 ore, dalla sera alla mattina, sono risultate a norma e infatti stanno ancora lavorando. Anche i 17 lavoratori che erano tra virgolette in nero sono qui che stanno lavorando".
In questo contesto si posiziona il video di Pieraccioni che oggi ha condiviso sui suoi social in cui offre un'opzione a Jovanotti, per far cessare le polemiche intorno ai suoi concerti estivi: "Ora c'è questa polemica, tutti i giorni questa polemica sui concerti di Jovanotti. Ma scusa la soluzione te la do io Jovanotti! Te prima dei concerti fai asfaltare tutto, fai asfaltare la spiaggia, proprio una bella asfaltata di catrame a tutto fuoco! Così prima di tutto quando balli non ti fai male ai ginocchi perché sulla sabbia non rimbalzi e invece zompi-zompi (ovvero salti salti, ndr) sull'asfalto e poi quando vai via rimane un bel parcheggio vista mare! Tu fai fare anche le buche così chi vuole nella buca ci mette l'ombrellone e sennò ci giocano a golf".
Ovviamente Pieraccioni è ironico, non sta veramente consigliando a Jovanotti di asfaltate la spiaggia, ma con la sua proverbiale ironia si è schierato dalla parte del cantante. Un'esagerazione, una "soluzione" ovviamente impossibile, che va a sottolineare quanto, per lui, la polemica sia infondata.
Jovanotti contro gli eco-nazisti
Sul tema ecosistema Jovanotti ha voluto dire la sua: "Jova Beach Party non mette in pericolo nessun ecosistema. Non devastiamo niente. Anzi, le spiagge le ripuliamo e le portiamo a un livello migliore rispetto a quando le abbiamo trovate e questo ce lo riconoscono tutte le amministrazioni locali. Jova Beach Party non è un progetto di greenwash. Questa parola mi fa cagare, è una parola finta, è un hashtag e gli hashtag sapete dove dovete metterveli".
E ancora: "Jova Beach Party è un lavoro fatto bene. Se pensate che non sia fatto bene, venite a verificare. Non sparate fuffa. Venite a verificare. Eco-nazisti che non siete altro, continuate ad attrarre a voi l’attenzione utilizzando la nostra forza. Sono fatti vostri. Questo è un progetto fatto molto bene, che tiene conto dell’ambiente, non è un progetto greenwash, è un progetto che parla di obiettivi di sostenibilità e realizza quelli che è in grado di realizzare oggi con gli strumenti che ci vengono messi a disposizione dalle leggi, dal buon senso, dalla volontà".