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Finocchiona sostenibile: 300mila api protette al centro del progetto del Consorzio

Un progetto in collaborazione con 3Bee per combattere l'alto tasso di mortalità degli ultimi anni di questi insetti

La finocchiona è uno dei patrimoni gastronomici del territorio fiorentino e toscano. Oltre a essere una delizia per il palato, il Consorzio della Finocchiona IGP punta molto sulla sostenibilità dell'ambiente. In quest'ottica, a partire da quest'anno, il Consorzio ha stretto una partnership con 3Bee, per controllare lo stato di salute degli insetti impollinatori attraverso l’installazione di alveari nei campi delle aziende produttrici di finocchietto.

Un’iniziativa importante volta a sensibilizzare il pubblico riguardo la salvaguardia delle api, considerate a ragioni le vere e proprie “sentinelle dell’ecosistema”, il cui numero si è drasticamente ridotto a causa dell’inquinamento e dell’utilizzo di pesticidi, causando danni incalcolabili all’ecosistema dell’intero territorio. 

“È un progetto che stiamo portando avanti da due anni – racconta il direttore Francesco Seghi -. Nel 2021 abbiamo installato accanto ai campi di finocchietto le prime casette per le api così dette “ordinatrici”, che si occupano esclusivamente di impollinazione. Questa installazione serve non solo per ottimizzare le coltivazioni del finocchietto selvatico, ma anche per tutelare la biodiversità nella campagna circostante. Successivamente abbiamo ampliato il progetto, andando ad adottare un vero e proprio alveare per la produzione del miele”.

Un lavoro che tende soprattutto alla difesa di questi insetti, imprescindibili per la sopravvivenza non solo della biodiversità, ma anche di quella dell'uomo stesso: “Già diverso tempo fa il premio Nobel Maurice Materlink aveva sottolineato il fatto che la scomparsa delle api porterebbe all’estinzione di almeno 100mila varietà diverse di piante. L'80% di ciò che mangiamo deriva da attività di impollinazione. Questo ci fa capire l'importanza delle api e ci siamo appassionati a questo progetto, che ci fa ammirare e capire la bellezza della natura. Grazie alla 3Bee – aggiunge Seghi – abbiamo all'interno degli alveari un sistema che ci permette di controllare lo stato di salute di queste api. Un sensore fotovoltaico che va a monitorare dei parametri vitali delle api, come la temperatura, l'umidità e il rumore che c'è interno all'alveare. Il tutto attraverso una semplice app, in tempo reale. Grazie a tutto questo si diminuisce la mortalità delle api, che sono tra gli insetti che negli ultimi anni sono morti di più”.

Non solo sostenibilità, ma anche gusto. Il miele che viene prodotto dalle api infatti è stato utilizzato dal Consorzio per creare delle ricette con la finocchiona, grazie alla collaborazione con alcuni chef professionisti, che hanno dato vita a dei piatti da leccarsi i baffi: “Grazie a Lorenzo Pisini, Giampiero Cesarini e il pizzaiolo Tommaso Vatti abbiamo abbinato il miele alla finocchiona su degli antipasti, dei primi e anche su pizze gourmet. Il dolce e salato sono estremamente complici e, nelle giuste dosi la Finocchiona e il miele, danno vita a un connubio equilibrato e divertente al palato. Tutte ricette che sono consultabili sul nostro sito, e che possono essere replicate per deliziare il palato e allo stesso tempo far capire alle persone quanto la salvaguardia di questi insetti sia importante”.

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