rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
social

Oggi la Toscana celebra la sua festa: nel 1786 aboliva la pena di morte

La riforma fu promulgata da Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana

Il 30 novembre la Toscana celebra la sua festa per ricordare il giorno in cui ricorre l'anniversario della riforma penale promulgata nel 1786, da Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana. La riforma, che del granduca fu "monumento e gloria", portò la Toscana a divenire il primo Stato al mondo in cui si aboliva la pena di morte, atto più incivile perpetuati fino ad allora da tutti i governi, "conveniente, come diceva Pietro Lepoldo- solo ai popoli barbari".

Questa legge, in parte ispirata al Codice giuseppino, trovava la sua fonte principale soprattutto nell'opera "Dei delitti e delle pene " di Cesare Beccaria .Con l'abolizione della pena di morte aveva anche termine l'uso della tortura e della mutilazione delle membra.

Con l'abolizione della pena di morte aveva anche termine l'uso della tortura e della mutilazione delle membra. Seguì dunque l’eliminazione delle “Forche ovunque si trovino”(art.54). Finirono quindi al “rogo” le forche e gli strumenti di tortura, segno tangibile, e spettacolare, dell’inizio di una nuova epoca e della "morte della pena di morte".

Nel cortile della Dogana di Palazzo Vecchio, si trova una lapide che riproduce un testo redatto subito dopo la promulgazione della legge che recita: «Per memoria della Toscana felicità quando Pietro Leopoldo con legge de' 30 novembre 1786 la pena di morte, l'infamia, la tortura, ogni delitto di lesa maestà colla confiscazione delle sostanze cancellò per primo in Europa dalla vecchia legislazione"; motivazioni che rendono Firenze orgogliosa del suo passato.»

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Oggi la Toscana celebra la sua festa: nel 1786 aboliva la pena di morte

FirenzeToday è in caricamento