rotate-mobile
social

Ellen Sheidlin, l'artista russa avvolta nel filo spinato contro la guerra: "Ci hanno rubato il futuro"

Con oltre 4 milioni di follower ha espresso con l'arte la sua posizione contro Putin e la guerra in Ucraina

Imprigionata in una ragnatela di filo spinato con indosso solo una candida sottoveste, le ferite ben visibili sulla pelle, il dolore - ma non quello fisico - impresso negli occhi che guardano su, verso il cielo. Ellen Sheidlin, artista russa che per circa un anno ha vissuto a Firenze, dove ha anche realizzato una mostra personale al The Student Hotel, ha condiviso sul suo profilo Instagram una potente opera che rappresenta la sofferenza che prova per la guerra in Ucraina.

Un filo spinato che le martoria la pelle, proprio come le notizie delle bombe e delle vittime hanno fatto con la sua anima. Al momento si trova in Sri Lanka ed è lì che l'opera ha preso forma e vita. "Siamo tutti caduti nella rete informativa della violenza e della paura, e qualsiasi azione o movimento provoca un dolore ancora maggiore. Siamo stati schiacciati dal filo spinato della responsabilità di gruppo per i crimini degli altri, è in nostro potere resistere con le nostre voci che sembrano fiori contro la guerra. Ci hanno rubato il futuro, hanno cancellato lo sviluppo dei nostri bei paesi e dei loro bei cittadini per molti anni a venire... non hanno perdono, non hanno scuse", questa la didascalia che accompagna le foto. 

A FirenzeToday, Ellen Sheidlin, ha raccontato com'è nata l'opera. Ellen mette da sempre al centro delle sue opere il suo corpo, ma questa volta era essenziale per lei il dolore, aveva l'esigenza di "compiere un qualche tipo di azione", aveva il "bisogno di esprimere la sua posizione".

Il racconto di Ellen Sheidlin 

"Il giorno in cui Vladimir Putin alle cinque del mattino ha rilasciato una dichiarazione sull'invio di soldati in Ucraina, con mio marito ho seguito il suo intervento in diretta. In quel momento mi sono sentita soffocare, mi mancava l'aria, un dolore interno mi opprimeva e sono andata nel panico. I momenti che seguivano le informazioni sull'avanzata delle truppe e le perdite militari mi affliggevano sempre più a fondo", ha spiegato l'artista. "Dentro il filo ho cercato di far convergere queste sensazioni, ma il dolore fisico non era così terribile, compiere un qualche tipo di azione mi faceva sentire meglio e avevo bisogno di esprimere la mia posizione il prima possibile. Il filo ha tagliato il mio corpo e le notizie la mia anima, in un tragico equilibrio".

Le parole poi si fanno sempre più dure contro la Russia: "Non posso più vivere in questo Paese, questa è per noi la tragedia più grande del XXI secolo ed è probabilmente un evento che ha cambiato la mia vita per sempre".

"Noi, gli artisti della Russia, siamo solidali con il popolo ucraino e ci opponiamo alle azioni criminali del presidente e del governo del mio paese. Mi dispiace che tutti noi con passaporto russo e ucraino, nostro malgrado, siamo finiti in questo vortice infinito di orrore, violenza e paura", ha concluso Sheidlin.

Al momento in Ucraina si continua a combattere. Dopo otto giorni di guerra sembrava che fosse stata raggiunta un'intesa tra negoziatori russi e ucraini sulla creazione di corridoi umanitari con un cessate il fuoco temporaneo, per favorire l'evacuazione verso occidente, ma così non è stato. Un nuovo round di negoziati è atteso solo per la prossima settimana. 

Intanto in Russia il regolatore dei media "Roskomnadzor" ha deciso di bloccare l'accesso alla rete di Facebook nel Paese, lo rende noto l'Autorità in un comunicato. Questo gesto sottolinea quanto possano essere potenti opere come quella di Ellen Sheidlin che il governo russo vuole esplicitamente censurare insieme a tutta l'informazione indipendente.

"Presto milioni di cittadini russi si troveranno tagliati fuori dalle informazioni attendibili - ha scritto su Twitter Nick Clegg, presidente per i global affairs di Meta - privati della loro modalità quotidiana di connettersi con famiglie e amici e silenziati. Continueremo a fare il possibile per rendere i nostri servizi nuovamente disponibili alle persone e per metterli in grado di esprimesi in maniera sicura e mobilitarsi". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ellen Sheidlin, l'artista russa avvolta nel filo spinato contro la guerra: "Ci hanno rubato il futuro"

FirenzeToday è in caricamento