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Dove mangiare questo fine settimana a Firenze

Dal pranzo alla merenda, arrivando fino alla cena: ecco i nostri consigli

Dalla colazione alla merenda, arrivando fino alla cena: ecco i nostri consigli.

Gli eventi da non perdere questo fine settimana

Dolci tentazioni

La pasticceria I Dolci di Massimo nasce formalmente 24 anni fa in piazza Gualfredotto ma, in realtà, è la continuazione di una tradizione famigliare che affonda le sue radici negli anni '60 ad opera del padre di Massimo, Marcello, da cui il figlio ha ereditato la costante ricerca della più alta qualità e ricercatezza, nel gusto e nell'estetica, in ossequio al detto secondo cui "si comincia a mangiare prima con gli occhi". Dalle brioche per la colazione ai pasticcini, ma anche torte, pezzi salati e ovviamente caffè e cappuccini. Uno stop perfetto sia per il primo pasto della giornata che per la merenda.

Pizza che passione

A Firenze, in via San Gallo, il 25 novembre dello scorso anno ha aperto la sede numero cinque della storica pizzeria napoletana Starita. Arancini, frittatine di pasta e fiori fritti, le corna di Maradona e ovviamente le famose pizze di Antonio Starita che a 80 anni continua a impastare, stendere, farcire e tramandare la sua esperienza e professionalità.

I sapori di una terra lontana

Grazie ad Ararat, via Borgo La Croce, 32r, è possibile assaggiare le specialità armene e georgiane a Firenze. Le esperte mani di cuochi e cuoche sia armeni che georgiani assicurano un'esperienza culinaria di ottimo livello. Il ristorante ha un nome molto importante "Ararat", questo vuole essere un invito a guardare al futuro senza mai dimenticare il passato: gli armeni hanno popolato l’Anatolia e il sud del Caucaso per oltre 3.500 anni e la loro storia racconta di invasioni e di un triste olocausto. Ararat, il monte sacro agli Armeni, si trova oggi nella Turchia orientale, in un territorio brullo e arido che storicamente ha fatto parte dell’Armenia. "Nell’immaginario collettivo questa montagna è connessa al mito dell’arca di Noè. Per questo Ararat. Per raccontare anche attraverso il cibo la nostra storia", si legge sul sito del locale.

Il menù ricco di spezie abbina carne e verdure. Come non citare i saccottini ripieni di carne di manzo e maiale speziati (khinkali georgiani), oppure la panpizza con formaggio e uovo (agiaruli), gli spiedini di carne (manzo, maiale, pollo, agnello) speziati e per finire in dolcezza la paklava ovvero pasta lievitata con miele, cannella e noci. Il pasto è accompagnato da due diversi tipi di pane: il lavash, pane armeno che segue ancora l'antica preparazione senza l'aggiunta di lievito, e il puri, pane tradizionale georgiano con il lievito. 

Foto di copertina: i dolci di Massimo, foto da Facebook

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