Dolce e Gabbana in città, Firenze "riparte" dalla moda: sfilate a Palazzo Vecchio e Villa Bardini
Tre giorni da sogno tra alta moda e vip. Firenze riparte dall'arte e dalla bellezza, ma non senza polemiche. L'amministrazione comunale si aspetta un enorme ritorno economico e d'immagine
La moda, l'arte e l'artigianato, Firenze riparte da questi tre ingredienti per cercare di superare un periodo nero per l'economia della città d'arte e di tutta Italia. Questa ripartenza è affidata in parte ad una grande casa di moda italiana, Dolce e Gabbana, che ha scelto Firenze per il suo progetto "Il Rinascimento e la Rinascita": una tre giorni di eventi di alta sartoria, moda e oreficeria.
Dal 2 al 4 settembre, infatti, tutta la città vivrà ancora di più d'arte: negli spazi dell'Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella saranno presentati i gioielli, nel chiostro grande della Basilica di Santa Maria Novella si svolgerà un pranzo esclusivo; il Cortile del Michelozzo di Palazzo Vecchio sarà la sala d'esposizione dei manufatti dei 38 artigiani e artisti fiorentini scelti, per il loro ingegno e bravura, da Domenico Dolce per rendere unico l'evento fiorentino. E poi ancora il Salone dei Cinquecento per la sfilata maschile; la cena di gala in Palazzo Gondi. Il 3 settembre la bellissima Villa Bardini illuminata dalla luce del tramonto sarà vestita a festa per la sfilata femminile e il cocktail di fine giornata. Il gran finale sarà ospitato nella Cantina Antinori, il 4 settembre, dove un party tra i vitigni segnerà la fine dell'evento, ma si spera l'inizio della Rinascita.
"Non posso darvi anticipazioni di quanto si potrà vedere nei due eventi, ci sarà domani una conferenza ad hoc - ha affermato Alfonso Dolce, amministratore delegato Dolce&Gabbana, durante la conferenza stampa nell'aula magna del complesso di Santa Maria Novella. Le sfilate saranno qualcosa di molto importante nel rispetto delle location e del progetto in sè".
I 38 artigiani, le critiche e l'impatto dell'evento di alta moda a Firenze
L'esperienza artigiana fiorentina è al centro del progetto che vuole esaltarne la sapienza e l'arte. "La selezione degli artigiani ha seguito un criterio di apertura e libertà. Con la Fondazione Pitti abbiamo cercato in tutti i settori del creare per trovare eccellenza e unicità - ha continuato Alfonso Dolce -. I mesi in cui gli artigiani hanno lavorato sono stati quelli di maggio, giugno e luglio e come tutti sappiamo sono stati mesi difficili tra chiusure e limitazioni". I manufatti saliranno in passerella il 2 settembre a Palazzo vecchio.
"Firenze è stata la culla del Rinascimento, dell'italianità, di una sapienza antica che si tramanda e che continua a trasferire la sua influenza sulla cultura e sull'estetica contemporanee - conclude Dolce. Portare il nostro lavoro in luoghi iconici della città è un sogno che diventa realtà".
Per il sindaco Nardella e Alfonso Dolce l'impatto economico sulla città e sulle botteghe sarà enorme. "Non è possibile calcolare precisamente quanto cambierà a livello economico ma la ricaduta mediatica sarà molto grande sia sui social che sui giornali di tutto il mondo" risponde Dolce alla domanda di una giornalista. I pezzi unici realizzati dai mitici 38 non saranno venduti nelle collezioni del Brand, ma rimarranno di proprietà dei singoli artigiani e saranno inseriti nel loro archivio storico.
"Sono più di 50 le aziende e più di 1200 le personalità che lavoreranno per e grazie all'evento. Non è possibile adesso fare una stima della ricaduta dell'evento sulla città. Ciò che è certo è che si parla di alcuni milioni. Mi pare assurdo fare una critica qualitativa dell'evento e chi lo fa, ritengo non meriti neanche una risposta" ha dichiarato il sindaco Nardella. Il primo cittadino fa in particolare riferimento a quanto affermato da Francesca Conti (Potere al Popolo e Perunaltracittà), candidata nel collegio di Firenze città per Toscana a Sinistra di Tommaso Fattori presidente, che vuole "difendere il bene comune contro gli interessi di pochi!".
Sfilata di moda e di stelle
Oltre a modelli e modelle a Firenze sfileranno anche molte star. I nomi ancora non sono noti, ma con grande probabilità all'evento non mancherà Monica Bellucci che proprio con D&G iniziò la carriera di top model.
Le sfilate, come scritto in precedenza, si svolgeranno nel Salone dei Cinquecento il 2 settembre (con la moda maschile) e il 3 settembre a Villa Bardini con l'alta sartoria femminile.
Gli eventi saranno trasmessi in streaming sulle piattaforme web di Dolce&Gabbana e di Pitti Immagine e sono promossi dal Centro di Firenze per la Moda Italiana e da Pitti Immagine in collaborazione con il Comune di Firenze, realizzati grazie ai contributi straordinari di Agenzia Ice, Fondazione Cr Firenze, Camera di Commercio di Firenze e Regione Toscana (attraverso Toscana Promozione), con il concorso operativo di Fondazione Pitti Discovery e con il prezioso sostegno di Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e di Consorzio Cuoio di Toscana.
Gli artigiani che hanno collaborato a Il Rinascimento e la Rinascita
Antica Fornace Mariani M.I.T.A.L; Antica Occhialeria; Antico Setificio Fiorentino; Aprosio&Co; Argentiere Pagliai; AtelierGK Firenze; Bianco Bianchi; Bottega d'Arte Maselli; Brandimarte; Castorina; Club del Ricamo di Casale; Dimitri Villoresi Bags, Fondazione Arte della Seta Lisio; Fratelli Piccini Gioiellieri; Fratelli Traversari; Giotto Scaramelli - Cesteria Beccacivetta; Giusto Manetti Battiloro; Grevi; L'Ippogrifo Stampe d'Arte; Locchi Firenze; Lorenzo Villoresi; Loretta Caponi Firenze; Mazzanti Piume, Mireille Valentin Mosaico Fiorentino; Nerdi orafi; Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella; Pampaloni; Paolo Penko Firenze; Parione- Tipografia&Legatoria; Pestelli Creazioni; Saskia Scarpe su Misura; Scarpelli Mosaici; Scuola del Cuoio di Firenze; Stefano Bemer, Taddei Simone; Taf Firenze; Tommaso de Carlo; Ugo Poggi.
Per avere maggiori informazioni sulle botteghe è possibile vedere la pagina a loro dedicata sul sito di Pitti Immagine.
Con il contributo di Cuoio di Toscana è stato realizzato un volume a tiratura limitata con copertina in pelle, che raccoglie i profili dei singoli artigiani e i disegni degli oggetti realizzati: una sorta di guida a un percorso in città.