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Coppia molla il lavoro per girare il mondo: “Stanchi della vita in Italia”

Alessandro e Diletta hanno deciso di vendere tutto per andare dall'altra parte del mondo insieme al figlio: in cerca di una vita più semplice e meno schematica

“Mollo tutto e vado all'estero”. Almeno una volta nella vita questo pensiero è balenato in testa a ognuno di noi. Magari una volta tornati a casa dopo una stancante giornata di lavoro. Un desiderio che poi è rimasto tale per i più, che hanno continuato la propria routine tra lavoro e bollette da pagare. Non per Alessandro e Diletta, coppia di Sesto Fiorentino (38 anni lui, 34 lei), che insieme al figlio Iago, hanno deciso di mollare tutto e andare dall'altra parte del mondo per incontrare bellezze e culture diverse.

Entrambi lavoratori nel settore sanitario, Alessandro e Diletta hanno preso questa decisione perché stufi delle pressioni burocratiche ed economiche dell'Italia. Adesso l'obiettivo è quello vagare senza una meta precisa, alla ricerca di una vita più “semplice”: “Abbiamo sempre avuto il sogno di fare un viaggio lungo senza un progetto, ma semplicemente seguendo quello che ci andava di fare – racconta Diletta -. Oltre al concetto di viaggio in sé, ciò che ci ha spinto a fare questa scelta è non rimanere incastrati nello schema che vivevamo in Italia. Non eravamo soddisfatti di come il nostro lavoro veniva trattato, quindi l'obiettivo adesso è quello di fare esperienze in giro per il mondo per cercare il posto che più si adatta al nostro stile di vita, e poi riprendere con le nostre professioni, magari in un luogo dove ci sono meno pressioni”.

Attualmente in Perù, Alessandro e Diletta stanno esplorando piccole realtà locali al seguito del figlio di 4 anni. La coppia, che si è data un budget da rispettare, spesso ottiene vitto e alloggio facendo piccoli lavoretti o volontariato. Un budget arrivato grazie alla vendita di tutte le proprietà a loro disposizione, come la piccola casa in cui abitavano e le auto con cui andavano ogni giorno a lavoro: “Ci piacerebbe vivere a contatto con la natura, ma soprattutto senza troppe costrizioni, cosa che purtroppo in Italia non è possibile. Vogliamo trovare un posto semplice, dove se vogliamo fare una cosa, possiamo farla senza troppi problemi. Intendiamoci – spiega Alessandro – anche in Italia è possibile fare una vita semplice, ma i costi, anche facendo il minimo, sono alti, e il sistema che gira intorno al cittadino è troppo laborioso”.

Di certo la scelta della coppia non è stata semplice. Mollare tutto e gettarsi in una nuova avventura senza una prospettiva futura richiede coraggio. Una scelta che, come spesso avviene, non viene capita a pieno da tutti: “Quando lo abbiamo comunicato ad amici e familiari ci sono state reazioni diverse. Alcuni ci hanno detto: Bravi, ma io non lo farei mai”. Dall'altra parte c'è chi ci ha detto che stavamo facendo una follia. Lo capiamo, perché comunque lasciare delle sicurezze come un lavoro fisso, non è facile. Noi abbiamo pensato anche a nostro figlio. Vorremmo che imparasse un'altra lingua oltre all'italiano, una cosa che gli permetterebbe di allargare i propri orizzonti quando sarà più grande, oltre alla ricchezza che avrà scoprendo realtà diverse”.

E a chi vorrebbe fare la stessa “follia”, Alessandro e Diletta consigliano: “Viaggiare apre sempre la mente e dà l'opportunità di uscire dagli schemi. I bambini non sono un ostacolo, ma anzi, ci ha aiutato tanto nel prendere questa strada. Ovviamente non ci siamo buttati alla cieca. Il nostro passo è stato studiato e pensato negli anni. Appena si sono verificate le condizioni ci siamo buttati. Quindi il consiglio migliore è continuare a portare avanti questo sogno, perché prima o poi le condizioni per avverarsi arrivano”.

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