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Boboli e il "vicolo della cava di pietraforte": dove si trova e cosa nascondeva

Chiusa da oltre un secolo, la cava è stata utilizzata per costruire vari palazzi della città

Il Giardino di Boboli ha da sempre affascinato fiorentini e turisti non solo per le bellezze artistiche e architettoniche, ma anche per i misteri che cela al suo interno. Non tutti infatti, quando passeggiano vicino al Villino di Galileo, notano un piccolo viale angusto che porta alla collina di Boboli. Questo vicolo si chiama "della Cava" in quanto a Boboli esisteva un tempo una cava di pietraforte, quella stessa che venne utilizzata nella costruzione di Palazzo Pitti.

Anche l'anfiteatro, realizzato nel 1550 e concluso nel 1634, fu realizzato con l’estrazione della pietraforte. Questa cava appartenne per un lungo periodo al Monastero delle monache benedettine di Santa Felicita. La cava di Boboli, chiusa nell’immediato primo dopoguerra, venne riaperta dopo la seconda guerra mondiale, per ricavare pietra con cui restaurare le torri di Oltrarno, andate in gran parte distrutte nel 1944. Anche la maggior parte dei lastricati delle strade fiorentine sono stati fatti con la pietraforte, precedentemente lastricate di mattoni disposti per il taglio.

Il fatto che la cava si trovasse proprio all’interno dell’attuale giardino di Boboli è particolarmente curioso perché, come è stato da molti osservato, si poteva dire che Palazzo Pitti si trovasse già sotto terra, perché le cave di materiale erano sotto le sue fondazioni: in pratica era stato sufficiente “voltarlo” in alto. 

In pietraforte furono costruiti inoltre Palazzo Vecchio, il Ponte di Santa Trinita e i palazzi nobiliari di Medici, Gondi, Antinori e Strozzi. Quella di Boboli non era la sola cava in città. Altre cave di pietraforte si trovano nelle immediate vicinanze come Bellosguardo, San Miniato al Monte, Monteripaldi, Marignolle, La Campora e Santa Margherita. Quella di Boboli, chiusa nel 1920, è particolarmente interessante perché nelle sue pietreforti si sono trovate ammoniti e numerose altre conchiglie fossili del periodo Mesozoico.

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