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Catalin Ionescu, un campione italiano di boxe made in Lastra a Signa

Il pugile si è aggiudicato il titolo di campione italiano Superpiuma, grazie anche al lavoro della scuola Boxe Paradiso, da sempre attiva sul territorio lastrigiano

Quella di sabato 16 luglio è stata una serata che verrà ricordata per molto tempo a Lastra a Signa. Catalin Ionescu, pugile lastrigiano di 25 anni, è stato nominato campione italiano della categoria Superpiuma dopo aver vinto l'incontro con Nicola Henchiri, trentaduenne di San Giuliano Terme. Il tutto è avvenuto nello scenario dello stadio comunale di Lastra a Signa, dove Catalin, sostenuto dalla scuola Boxe Paradiso di Lastra a Signa, è entrato nella storia.

Un successo che rappresenta un vanto per tutto il territorio, come certificato dalle parole di Mirko Ricci, uno degli insegnanti della scuola che ha portato Natalin al successo: "Quello con Catalin è un percorso partito 10 anni fa, e match dopo match, a fine 2017 abbiamo intrapreso la strada del professionismo, e dopo 15 match c'è stata questa opportunità di disputare il campionato italiano dei Superpiuma, terminata in maniera eccellente"

"La nostra scuola nasce praticamente quasi 50 anni fa - racconta Mirko - e siamo sempre stati attivi sul territorio di Lastra a Signa. Io insegno da 10 anni, ma prima di me c'era mio padre, che ha ottenuto tanti altri successi. Per tutti noi insegnanti della scuola questa è una vera e propria passione, in quanto tutti veniamo ad aprire alle 17:30 dopo i vari impegni di lavoro, e vedere il successo di Catalin per noi vuol dire veder realizzati anni e anni di lavoro".

Una passione che quindi viene tramandata da padre in figlio, e che Mirko cerca di insegnare ai tanti bambini che si avvicinano ogni anno al pugilato tramite la scuola Boxe Paradiso: "La nostra scuola è aperta a tutti i bambini e ragazzi che si vogliono appassionare a questo sport. Abbiamo vari corsi, sia per coloro che vogliono partire, sia per i più professionisti. Già a 12/13 anni si può far iniziare un ragazzo a fare pugilato, anche se certe attività giovanili possono già partire dai 5 anni di età, ma senza contatto, col primo match che può essere fatto all'età di 13 anni. La nostra scuola - continua Mirko - ha tutti gli anni dai 10 ai 15 bambini iscritti, che piano piano portiamo a combattere intorno ai 13 anni. Non è facile avere un vivaio del genere, perché comunque prima di 13 anni il ragazzo non può combattere, e quindi può essere uno sport che può venire a noia facilmente. In più ci sono ancora molti pregiudizi su questo sport, ma dal momento che ci portano i bambini, questi ultimi si innamorano del pugilato, perché è una vera e propria scuola di vita, che ti insegna il rispetto per l'avversario, il rispetto per gli adulti, e spesso i genitori vengono da noi per complimentarsi di come il bambino è educato anche al di fuori della scuola. Inoltre oggi non è più come 40 anni fa, in quanto i ragazzi sono molto tutelati con guanti e caschetti specifici".

E proprio in ottica futura, sono molti gli impegni della scuola lastrigiana, come viene confermato da Mirko: "Per quanto riguarda Catalin, i prossimi impegni saranno la difesa del titolo italiano appena conquistato, e, in caso di vincita, punteremo a qualcosa di più grosso. In più con la sindaca Bagni abbiamo parlato di progetti futuri che però non posso rivelare. Il Comune di Lastra a Signa ci ha aiutato molto, e anche loro sono rimasti molto felici dopo l'importante successo di Catalin, che rappresenta un vanto per il nostro territorio".

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