rotate-mobile
social Le Cascine

Apre Bottega Biologica, fare la spesa come un tempo: “Prodotti sani e familiarità le nostre armi vincenti”

Il nuovo spazio all'interno della Manifattura Tabacchi punta alla riscoperta dei sapori di una volta

Quando ancora i supermercati non esistevano, per fare la spesa bastava scendere nella via sotto casa e recarsi nelle varie botteghe di alimentari. Frutta, verdura e pane arrivavano dall'orto del paese o poco più distante. L'industrializzazione ha poi rivoluzionato tutto. Con l'arrivo dei grandi supermarket le abitudini sono cambiate e le botteghe sono sempre più diminuite. Dopo la pandemia per il Covid però qualcosa è cambiato. Non potendosi spostare, le persone hanno ricominciato a cercare e apprezzare i piccoli alimentari, che nell'ultimo periodo hanno preso un seguito più intenso.

A dimostrarlo è l'apertura della Bottega Biologica in uno spazio come la nuova Manifattura Tabacchi. Un luogo circondato da supermercati dove la familiarità si unisce a una forte attenzione al rispetto della materia prima, ai sistemi in cui viene prodotta (senza uso della chimica) e al sostegno verso le piccole aziende del territorio. 

“È un po' tutto in controtendenza, perché le botteghe in generale hanno vissuto anni difficili, e ancora oggi non è facile avere una bottega – racconta Filippo Pini, titolare di Bottega Biologica -. Soprattutto a Firenze molte attività storiche che erano aperte da tanti anni hanno dovuto ridimensionarsi o addirittura chiudere. Per questo ho deciso di avviare questa attività, per recuperare quello che secondo me è un patrimonio storico del nostro paese”. Filippo ha lavorato per anni all'interno delle librerie, ma ha sempre avuto una passione per il biologico. “Ho fatto parte di un consorzio di produttori biologici, e quindi ho sempre avuto il desiderio di aprire una bottega che offrisse questi prodotti. Prodotti che oggi sono visti come una novità, ma che tanti prima eravamo abituati a usare, perché quello che mangiavamo 40/50 anni fa erano alimenti abbastanza incontaminati”.

Frutta, verdura, pane ma anche carne, pasta, uova, legumi e bevande vegetali. Tutto prodotto da piccole imprese locali toscane, che puntano su una minor quantità a garanzia di una maggiore qualità. Una formula che funziona e che convince i primi clienti che in questi mesi stanno testando la novità all'interno della Manifattura: “Oltre ai prodotti, vediamo che alle persone piace instaurare un dialogo con noi ed essere seguite durante la loro visita, cosa che in un supermercato non esiste. I residenti hanno già cominciato a conoscere questi prodotti, che nella grande distribuzione non trovano, e vediamo che rimangono soddisfatti e quindi tornano a fare spesa. Ci fa piacere anche avere tanti ragazzi giovani come clienti, trovandoci in uno spazio molto giovanile. Abbiamo notato che le nuove generazioni sono molto attente sul tema dell'ambiente e di conseguenza su questi prodotti”.

“Utilizzare prodotti biologici non vuol dire soltanto un minor impatto sull'ambiente, ma ha anche una valenza etica – continua Filippo -. Chi lavora la terra con prodotti biologici di conseguenza avrà una vita sana, perché non si utilizzano sostanze chimiche. Chi lavora in queste piccole aziende, che solitamente sono a conduzione familiare, tengono a non danneggiare la terra, e di conseguenza offrono un prodotto più sano. Quando i numeri iniziano a salire purtroppo non si può più avere la stessa cura al dettaglio. La svolta è quindi tornare al piccolo per avere una migliore qualità e una cura migliore e il biologico è forse l'unica realtà che può garantire questo”.

Non tutto però è rose e fiori. Una delle lamentele che spesso si sentono sulle botteghe e sui prodotti biologici, è che costano di più rispetto a quelli che si trovano nel più comodo supermercato. “Purtroppo non è facile smontare certe dinamiche. Innanzitutto dobbiamo ragionare sul prezzo che troviamo nel supermercato, che per forza di cose non torna. Ci sono prodotti che hanno un costo così basso che è inspiegabile. Probabilmente nella catena della produzione c'è qualcuno che non viene pagato adeguatamente, altrimenti non si spiega perché quel pomodoro o quella frutta possa avere quel prezzo. Quindi c'è sempre qualcuno che ci rimette. Sono convinto che provando i prodotti che si trovano nelle botteghe come la nostra, le persone riescano a capire questo meccanismo. E poi c'è da dire che ora, con gli aumenti, non si trovano grandi differenze di costo tra la frutta e verdura che vendiamo noi rispetto a quella che si trova nei supermarket”.

Lascia il posto fisso per dedicarsi ai figli 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Apre Bottega Biologica, fare la spesa come un tempo: “Prodotti sani e familiarità le nostre armi vincenti”

FirenzeToday è in caricamento