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90 anni di Badiani: il loro gelato un successo fiorentino amato anche a Londra e Barcellona

La nota gelateria fiorentina ha compiuto 90 anni, da 30 è gestita dalla famiglia Pomposi

I 90 anni della gelateria Badiani cadono in un anno particolare. La gioia delle celebrazioni si porta dietro inevitabili preoccupazioni: il costo delle materie prime in aumento, le bollette dell'energia che continuano a salire. La realtà di Badiani però è particolare, perché avendo delle sedi all'estero riesce a fornire un interessante quadro della situazione europea. Per chi non lo sapesse Badiani e il suo gelato Buontalenti (ispirato all’Architetto Bernardo Buontalenti, inventore del gelato a Firenze durante il Rinascimento) sono presenti con nove sedi a Londra, tra Notting Hill, Chelsea e Covent Garden, e due in Spagna, a Barcellona e una stagionale a Sotogrande.

Pochi giorni fa avevamo raccontato della scelta di Paolo e Patrizio Pomposi, proprietari e gestori della gelateria fiorentina e delle varie succursali, di appendere alla vetrina fiorentina la bolletta dell'energia. Il costo per il mese di luglio 2022 è pari a 22.359,59 euro. Una cifra da capogiro soprattutto se paragonata a quella dello stesso mese ma del 2021, 6.886,38 euro. "Forse dovremo chiudere prima, produrre meno, mandare via delle persone. Ancora non lo so cosa faremo, ma ci siamo dati come scadenza la fine di settembre. Bisogna che faccia qualcosa sennò a fine anno si dovrà non dico chiudere, ma forse... Davvero non so cosa aspettarmi", aveva spiegato Patrizio Pomposi. E se questa è la situazione del locale in Italia, ben diversa è quella dei nove in Gran Bretagna: "I costi sono assolutamente accettabili. Sì, ci sono stati degli aumenti, ma lì è tutto diverso, hanno il nucleare quindi per loro è tutto più semplice, le bollette sono nella norma - spiega Paolo Pomposi, il mastro gelataio di Badiani - La Spagna invece è più simile a noi come andamento, ma comunque non raggiunge gli aumenti che abbiamo toccato in Italia".

La storia imprenditoriale di Badiani è particolare anche per un altro aspetto. Invece di essere stata penalizzata dalla pandemia ne è stata agevolata (all'estero): "Prima del covid avevamo quattro locali, dopo ne avevamo nove a Londra. Se a Firenze ci siamo dovuti adeguare al delivery, che era l'unico modo per vendere, a Londra è stato l'opposto. Lì tutti da anni usano questa modalità d'acquisto e per noi è stato un trampolino di lancio". Il loro percorso internazionale è nato tra il 2015 e il 2016, "avevamo aperto un chiosco in un mercato a Londra, poi è arrivata la prima gelateria e abbiamo iniziato ad avere un ottimo riscontro, in poco tempo i punti vendita sono aumentati. Ma il vero boom c'è stato con il lockdown, a Londra è stato molto lungo e gli ordini con consegna sono iniziati a crescere e oggi sono stabili". Anche in questo caso la differenza con l'Italia è evidente perché sì, durante la pandemia in molti hanno usufruito della consegna a domicilio, ma con la fine del lockdown - e delle restrizioni - adesso il delivery è "quasi svanito". Per capire quanto all'estero sia consuetudine aprire l'app di delivery e ordinare comodamente da casa è opportuno sottolineare che per Badiani il digitale rappresenta il 25% della totalità del fatturato.

La scelta di aprire in Spagna invece è recente: "È stata una sfida perché avendo un clima più simile al nostro e uno stile di vita più vicino a quello italiano è sì un buon mercato, ma con molta concorrenza". "Nel periodo di Pasqua abbiamo aperto a Barcellona e a luglio a Sotogrande, ma questo rimarrà aperto solo fino a ottobre, è stagionale. Però stiamo pensando di aprire un secondo punto vendita a Barcellona. La risposta è stata ottima e hanno apprezzato il gelato che ho realizzato per omaggiare la città: ha i colori della bandiera Catalana ed è fatto con la base del Buontalenti, cioccolato bianco con l'aggiunta di curcuma e salsa ai lamponi, doveva essere temporaneo ma ancora lo chiedono quindi rimarrà nell'offerta".

La passione per il pistacchio non ha contagiato solo l'Italia e lo dimostra il fatto che i due dei tre gusti più venduti a Londra sono a base dell'oro verde di Sicilia: "Il Buontalenti al pistacchio, la Dolce Vita e il Buontalenti classico, questi tre insieme formano il 55% del gelato venduto". E parlando di gusti proprio per celebrare i 90 anni di Badiani, e anche i quasi 30 anni di gestione della famiglia Poposi (il padre di Paolo e Patrizio, Orazio Pomposi, acquistò la nota gelateria, mantenendo l'insegna, nel 1993) con un nuovo gusto: "È dedicato a Lorenzo il Magnifico, e infatti si chiama Il Magnifico, ha una base di Buontalenti con arachidi tostate e non, cioccolato al latte e caramello salato".

Gestire le attività nei tre paesi non è semplice, anche perché le differenze sono molte anche a livello di costi, ma Badiani, ad oggi, ha 130 dipendenti, una produzione di 250 tonnellate di gelato artigianale e sommando la clientela nei tre Stati si arriva a oltre 2 milioni di clienti per un fatturato previsto per il 2023 di circa 11 milioni di euro.

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