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Gli Angeli del Bello compiono 12 anni: "Stare con noi fa bene al volontario e alla città"

Tante le attività organizzate dall'associazione, che si prende cura dei beni comuni della città: "Abbiamo tante iniziative in mente, la speranza è che qualcuno ci dia una mano in questo momento di difficoltà"

Non tutti i supereroi indossano un mantello. Ci sono persone normali che, invece di scegliere il costume, indossano un giubbotto catarifrangente e vanno a ripulire la città. Sono gli Angeli Del Bello, che sabato scorso hanno festeggiato i 12 anni di attività al Parco dell'Anconella: oltre 200 le persone presenti.

"Tutto è nato nel 2010 – racconta Alessandra Zecchi, coordinatrice della onlus – con l'iniziativa “Un Bacione a Firenze”, organizzata una volta l'anno e rivolta ai cittadini per effettuare una pulizia della città e incominciare a metterci in gioco. Quando poi il nostro attuale presidente Giorgio Moretti è diventato presidente di Alia, abbiamo trasformato questa occasione annuale in qualcosa di più serio. All'inizio eravamo appena in 4 o 5, oggi siamo oltre 3500 volontari. E' stata dura all'inizio, perché questa attività veniva fatta molto più nei paesi anglosassoni, mentre da noi veniva ancora vista come una cosa strana. Non siamo solo a Firenze, ma anche in altre città. Siamo molto contenti, perché fare tutto ciò in così pochi anni non è scontato. In questo tempo siamo stati fermi solo durante il primo lockdown, ma anche in quel caso ci siamo mobilitati per consegnare le mascherine dove necessario in tutta la provincia di Firenze”.

Diventare un “angelo del bello” non è un'impresa impossibile, anzi. Tutti coloro che hanno a cuore la pulizia e l'ordine della propria città o del proprio quartiere possono diventare volontari: “La nostra peculiarità è che siamo inclusivi al massimo. Accogliamo chiunque e di tutte le età. Ci piace costruire e curare con costanza i beni comuni. Abbiamo 25/30 gruppi che si occupano solo di parchi e giardini. Ogni gruppo ha 2 o 3 referenti. Tutte le settimane siamo in un posto. Una volta venne la squadra di beach volley americana, ci vide lavorare e si unirono a noi presso il giardino dell'Iris. Abbiamo anche aziende che vengono ad aiutarci. Aggreghiamo persone di ogni tipo e genere. Ci sono poi dei tipi di attività che richiedono un po' di formazione, come rimuovere le scritte sui muri. Organizziamo anche corsi di giardinaggio, perché per alcuni giardini c'è bisogno di cure particolari”.

Non solo adulti.  Esistono anche attività per i bambini, per far capire fin da subito quanto sia importante curare i beni comuni come quelli di casa propria: “Sono il nostro fiore all'occhiello. I bambini sono più recettivi e più bravi di noi. Abbiamo rifatto intere scuole, anche insieme agli insegnati e i genitori. L'anno scorso abbiamo fatto un bellissimo murales in un'aula morbida per bambini autistici, e queste opere ci rendono fieri del nostro lavoro. Tante scuole richiedono il nostro intervento. Purtroppo abbiamo tante richieste e segnalazioni, ma non riusciamo a soddisfarle tutte, anche per motivi di risorse economiche. Oltre a questo, nelle scuole, facciamo anche supporto alle maestre. Tutto questo ci da tanta soddisfazione”.

Perché diventare un angelo del bello? La risposta di Alessandra è semplice: “Si sta bene negli Angeli del Bello. Fa bene a chi lo fa. Se si pensa che fare questa attività giova al volontario e di conseguenza anche al bene comune, è un paradigma vincente. Negli ultimi anni siamo molto migliorati in Italia nell'abituarsi al bello. Le persone prima non le vedevano le cose che non andavano bene, adesso invece si, e per questo le segnalazioni sono sempre numerose. C'è ancora molto lavoro da fare, perché purtroppo c'è sempre qualcuno che sporca”.

L'obiettivo dell'associazione è quello di festeggiare altri compleanni, con idee sempre nuove: “Abbiamo tanti progetti in testa. Tra poco dovrebbe partire quello relativo a Ponte Vecchio, con un progetto di micro-pulizia dove andremo a rimuovere le scritte vandaliche e le tante gomme da masticare che costellano il selciato. Poi ci stiamo muovendo molto sul sociale, con il reinserimento di persone fragili nella comunità e nel mondo del lavoro, come prevede un altro progetto chiamato “Custodi del Bello”. Abbiamo tante iniziative in mente, la speranza è che qualcuno ci dia una mano soprattutto dal punto di vista economico, perché al momento siamo in un momento di difficoltà”.

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