Lo streetfood di mare trova casa in Sant’Ambrogio
A due passi da piazza Sant’Ambrogio ecco il ristorante “La Cucina di Pescepane". Lo streetfood di mare trova casa in via Carducci 15 r, mantenendo intatto lo spirito che ha conquistato piazze, festival e feste private con l’apecar vintage, primo street seafood itinerante di Firenze. Sapori e profumi decisi, in cui il pane e il pesce, come dice il nome stesso del locale, fanno da filo conduttore del menù. Che si compila in autonomia al tavolo, segnando quantità e ordine delle portate, e si consegna al personale di sala.
La proposta culinaria è concentrata in una selezione limitata di piatti e variabile a seconda delle stagioni: il “pescepane” da cui deriva l’insegna, ovvero il panino fritto con le acciughe e la mozzarella, si ritrova tra gli antipasti in versione crostino, mentre tra i piatti più rappresentativi emergono il fritto misto imperiale con gamberi argentini, anelli, ciuffi, latterini e mazzancolle con crudité di verdure, acciughe e sarde con panatura di mandorla e finocchio e panzanella di mare croccante con cozze, vongole e gamberetti.
Niente spaghetti allo scoglio, invece, o alcun tipo di pasta ma piuttosto zuppe, creme e minestre di mare. Ogni giorno la lavagna ospiterà un paio di proposte diverse, a seconda della disponibilità degli ingredienti e della fantasia in cucina. Chiude il menu una serie di sorbetti creati ad hoc da Carapina per Pescepane.
Le materie prime arrivano direttamente dal vicino Mercato di Sant’Ambrogio, tranne il pesce, che viene acquistato da fornitori certificati e ormai di fiducia. Tutto è ordinabile anche da asporto, per chi volesse godersi il pranzo o la cena all’aria aperta, anche se a breve è previsto un dehors sulla strada per godersi il clima primaverile.
Al timone della sala da 28 posti Tommaso Giovannini e Gianni Pierattoni, già soci nell’impresa del foodtruck, mentre il terzo socio fondatore, Nicola Pasqua, rimarrà a coordinare la parte relativa allo streetfood con le 2 Apecar. A loro si sono aggiunti in questa avventura altri due amici: Simone Landi e Matteo Rodà.