'321 ovvero 1321 data di un Gazzettino Fiorentino in cui si facevano raccomandazioni per la manutenzione di questa parte di Firenze, e dove si citano i terreni dove siamo ospiti insieme a rinate strutture come il Teatro dell'Opera (Comunale), la Stazione Leopolda, lo Sferisterio (Tamburello) e così andare... per Viali e Lungarno fino a sfiorare il nostro bel giardino...
Con l'apertura di questo piccolo spazio si prevedono frequentazioni dove l'esigenza sia la tranquillità, l'esclusività, la riservatezza.
Chef Bianconi ha curato un menù, con portate dove gli ingredienti non si confondano, ma la cui materia rimanga riconoscibile fin dal primo boccone. Pietanze che parlino della nostra tradizione, con cotture antiche, tegami, forno a legna, verdura e frutta stagionali, condimenti profumati. La carta dei vini si rivelerà interessante e moderna.
Un piccolo giardino in cui cenare al fresco, una bella fontana vi farà compagnia… le due piccole sale sono caratterizzate da particolari di acqua e fuoco… abbiamo giocato con la sensazione di essere all'interno di un parco fluviale… fidatevi che non scherziamo. Insomma un posticino da scoprire, al quale affezionarsi…