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Verdini in carcere, Renzi: "Sono suo amico, gli voglio bene e lo dico con più forza di prima"

Il leader di Italia Viva esprime solidarietà all'ex senatore detenuto a Rebibbia

"Io sono amico di Denis, gli voglio bene e sono vicino alla sua famiglia. Non mi vergogno certo a dirlo, anzi: lo dico con più forza di prima". Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi su Denis Verdini, in carcere a Rebibbia dopo la decisione della Cassazione sul crac Ccf, in un'intervista al quotidiano Avvenire.

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"Le sentenze della Cassazione non si commentano: si rispettano. Punto. Ciò non toglie che a livello personale mi dispiaccia molto. Una cosa mi ha insegnato tra le tante la vita: che il più grande lusso della politica non sono i voli di Stato o le auto blu, ma le relazioni umane" aggiunge Renzi.

Sulla stessa lunghezza d'onda il commento di Gabriele Toccafondi, deputato di Italia Viva, ex Fi, in una lettera pubblicata sul Corriere Fiorentino, dopo la carcerazione di Denis Verdini.

"Pensare a una persona che conosci, con cui ha fatto un percorso politico ma anche umano, pensarla in carcere, fa stare male - scrive Toccafondi - Il codice non scritto della politica degli ultimi anni, mi consiglierebbe di lasciare stare, non dire niente, perché non è conveniente parlare di persona condannata. Per me invece ha contato sempre è molto di più l'aspetto personale e umano".

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"Pensare in carcere un amico, la persona con cui ho fatto un percorso politico, ma soprattutto umano, condividendo gioie e dolori, mi fa stare male e non comprendo perché una persona di quasi 70 anni che non ha commesso violenze, debba finire in carcere e non ai
domiciliari" aggiunge il deputato fiorentino.

"Si dice che le sentenze si rispettano. Giusto, ma si possono anche non capire, anche non condividere", conclude Toccafondi.

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