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Manovra Governo, i Verdi: “ Obbligare Comuni vendere servizi pubblici”

Dopo l'approvazione al Senato il capogruppo dei Verdi insorge in Consiglio Regionale: "Obbligare di fatto i Comuni a vendere e svendere i servizi pubblici locali"

Nel pomeriggio è stata approvata al Senato la manovra con gli accorgimenti necessari per raddrizzare la barra del Paese. Non mancano le critiche nel Consiglio regionale toscano. “E’ devastante afferma Monica Sgherri dei Verdi-  Obbliga di fatto la svendita dei servizi pubblici da parte degli enti locali, smantella lo stato sociale, e fa pagare chi è stato più colpito dalla crisi, è necessaria la massima opposizione".
Il capogruppo si sbilancia anche su le previsioni per il futuro degli enti locali, "L'Italia segue la strada della Grecia la manovra finanziaria nazionale va in questa direzione e propone di fatto il saccheggio dei gioielli degli enti locali, oltre a proporre lo smantellamento definitivo dello stato sociale, e cancellare tutte le conquiste sociali del novecento". E ancora "obbligare di fatto i Comuni a vendere e svendere i servizi pubblici locali. Alla faccia dell'esito referendario e dei tanti italiani, ventisette milioni, che un mese fa hanno detto no alla privatizzazione dei beni comuni, a partire dall'acqua ma non solo".

ACQUA - Proprio sui servizi già a Firenze si giocano partite decisive. In primis sull’acqua dove il sindaco ha deciso di ricomprare le quote in mano ai privati. Di fatto gran parte sono pubblici. Poi la creazione di una Holding e la quotazione in borsa di alcune utilities, tra le più accreditate potrebbe esserci proprio Publiacqua.
ATAF – A distanza di pochi mesi dal bando regionale per il gestore unico, continua la lotta sull’azienda di trasporti fiorentina. Lunedì sarà sciopero per contrastare la politica di privatizzazione di Palazzo Vecchio e dei Comuni soci.  Ascoltando sì i consigli dell’advisor, mentore della strategia di vendita di Ataf, ma non considerando i sindacati portatori di una proposta; fondere le tre aziende pubbliche di mobilità toscane per correre nel bando dell’ uni-gestore regionale. Intanto mentre si affilano le armi politiche rasserena il fatto che la decisione sarà a settembre, subito dopo le vacanze.
 

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