Accordo che però non era proprio unanime, a quanto pare. Il vicepresidente dell’assemblea cittadina Emanuele Cocollini (Gruppo Centro) ha infatti manifestato la propria contrarietà: “Sono contro la guerra e voglio precisarlo – ha detto Cocollini – però non sono d’accordo con questo tipo di manifestazioni”.
“Non sono d’accordo con manifestazioni retoriche che celebrano la pace solo a parole. No, la pace – spiega Cocollini – va realizzata nei fatti, imponendo subito la cessazione del fuoco, facendo tacere subito le armi e attivando tutti i canali diplomatici per arrivare ad un accordo tra le parti contendenti. Ed invece la nostra Europa, cosa fa? Da un lato promuove grandi manifestazioni per invocare la pace, e dall’altro lato decide di inviare armi (peraltro ad un Paese che non fa parte né della UE né della NATO) per continuare la guerra. Indifferente alle sorti delle popolazioni civili che rischiano la morte. Non si può alimentare il fuoco di un conflitto e giocare, al contempo, ai pompieri. È a questa ipocrisia che intendo sottrarmi. Se vogliamo davvero essere costruttori di pace, dobbiamo recuperare serietà e senso di responsabilità”.