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Treno deragliato: Firenze 'collo di bottiglia' d'Italia. Giani e destra d'accordo: "Passante Tav necessario"

Lega e FdI mettono 'nel mirino' l'assessore regionale ai trasporti: "Caos pendolari, venga in consiglio a spiegare e ci dica se applicherà penali al gestore"

L'Italia ferroviaria ancora una volta in ginocchio. E ancora una volta per il 'collo di bottiglia' di Firenze.

Stavolta è bastato il deragliamento di un solo carro merci a Castello, per mandare in tilt pressoché tutta l'intera rete dei treni, con cancellazioni e ritardi che hanno lasciato a terra numerosissimi viaggiatori da nord a sud.

Un deragliamento preceduto, solo pochi giorni fa, da uno scontro tra convogli merci, all'altezza del viale XI Agosto, in cui due macchinisti sono rimasti lievemente feriti.

Il 'collo di bottiglia' di Firenze è subito stato chiamato in causa, ieri a metà mattinata, dal deputato e viceministro al Mit, Edoardo Rixi: "Il Mit ieri alle 5.30 era operativo tramite Merci Italia, sebbene il carro deragliato non appartenga alla società di Fs, per dirottare il traffico merci e passeggeri su altre linee e aiutare l'azienda che ha avuto l'incidente, attivando tutti gli strumenti a disposizione per rimuoverlo. Ci siamo anche attivati presso Ita Airways per aumentare il numero dei voli tra Milano e Roma, coordinandoci con Trenitalia per minimizzare i disagi agli utenti. Purtroppo - ha detti Rixi - come più volte sottolineato dal ministro Salvini, ci sono alcuni colli di bottiglia sulla rete ad Alta velocità e commistioni che rischiano di compromettere la resilienza del sistema ferroviario nazionale, a causa dei mancati interventi dei precedenti governi che non hanno mai attuato una politica di ridondanza della rete. Cosa che finalmente sta facendo oggi il Mit con l'attuale gestione".

Castello: deraglia treno merci, circolazione interrotta e ritardi fino a tre ore / FOTO E VIDEO

Un netto cambio di passo è quanto chiede la deputata di Forza di Italia Erica Mazzetti: "Per fortuna, non ci sono stati feriti e questa è la notizia migliore. Bene che il ministero delle infrastrutture abbia lavorato per il ripristino. Rimane di fondo il problema dei trasporti in regione Toscana, che non riesce proprio a essere una cerniera tra nord e sud come imporrebbe la sua geografia".

E riecco il collo di bottiglia: "Quando succede qualcosa nel nodo di Firenze - ha aggiunto Mazzetti - si blocca tutto il Paese. Credo sia opportuno aprire una riflessione seria in merito e sbloccare tutti le opere e le infrastrutture che possano servire allo scopo, con benefici per la nostra regione ma anche per tutto il Paese".

Deragliamento treno merci a Castello

Il riferimento della deputata forzista è al Tav, richiamato anche da un esponente 'eccellente' del Pd, il governatore Eugenio Giani: ""Quello che è accaduto dimostra ancora una volta che il passante sotterraneo dell'alta velocità a Firenze è sempre più necessario - ha detto il presidente toscano - . Avrebbe garantito due percorsi alternativi, permettendo in ogni caso il collegamento nord-sud dei treni ad alta velocità. Bisogna procedere in fretta per porre fine a questa situazione".

Una situazione d'Italia divisa in due che Firenze e il Paese hanno già vissuto, ad esempio, il 4 dicembre 2021, quando nel capoluogo toscano un problema alla messa a punto di un sistema computerizzato (il cosiddetto Accm, attivato in precedenza proprio per garantire una gestione ottimale della circolazione dei treni) fece saltare il traffico ferroviario da nord a sud e viceversa, con ritardi anche di 220 minuti e le stazioni di Milano, Roma e Napoli con folle di passeggeri in attesa di partire, complice anche il ponte dell'Immacolata.

Treno deragliato, la Procura di Firenze apre un fascicolo

Altro episodio che non molti anni fa provocò fortissimi disagi alla circolazione dei treni fu quello provocato da tre diversi roghi appiccati alla stazione di Rovezzano, - sempre a Firenze -  che misero fuori uso una cabina elettrica e due 'pozzetti' dell'alta tensione. In quel caso la matrice era anarchica. Gran parte dei sistemi di trasporto su rotaia andò fuori uso, con cancellazioni e ritardi su tutta la linea superiori ai 180 minuti.

Nulla, tutto sommato, a confronto di quanto accadde a Viareggio alle ore 23:48 del 29 giugno 2009. La strage, rievocata dal consigliere regionale di Fratelli d'Italia Alessandro  Capecchi, vicepresidente della commissione trasporti. "Il deragliamento del carro del treno merci alla stazione di Castello ripropone la necessità di rendere obbligatori i rilevatori di  deragliamento su tutti i convogli merci, almeno su quelli che trasportano sostanze pericolose. Una richiesta - ha ricordato Capecchi - più volte avanzata anche dall'associazione dei familiari delle vittime dell'incidente ferroviario di Viareggio 'Il Mondo che Vorrei' ma rimasta sempre  lettera morta perché l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, già nel 2018, fece sapere che l'Europa era contraria all'installazione di questi sistemi".

Treno deragliato, disagi in stazione: attese anche di quattro ore / VIDEO

"Il deragliamento di un treno merci - ha concluso il consigliere FdI - oltre che provocare situazioni molto pericolose in caso di trasporto di sostanze infiammabili, può anche determinare il blocco di un intero nodo come avvenuto per l'incidente di Castello di ieri mattina, un caos che si ripercuote poi su gran parte delle linee ferroviarie". Un caos su cui la costola toscana del partito della premier vuole fare luce, anche sul fronte dei disagi per i pendolari, con un'interrogazione all'assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli.

Assessore Baccelli dal quale si attende risposte anche la Lega Toscana: "Chiederemo un report dettagliato sulla quantità dei mezzi alternativi e la frequenza dei bus sostitutivi impiegati - hanno detto i consiglieri regionali Giovanni Galli e Massimiliano Baldini - interpellando lo stesso assessore Baccelli che invitiamo nuovamente a essere maggiormente incisivo nei confronti di chi gestisce la rete ferroviaria in Toscana. Gli ricordiamo che ci sono delle penali nel contratto di servizio".

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