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Il blocco Tav rallenta la tramvia di 4 mesi

Le ditte di Tram Spa saranno incaricate dal Comune e da Rfi di eseguire due opere in capo a Nodavia, il consorzio titolare dei lavori del passante Tav a Firenze. Si tratta del "manufatto di sbocco e della ristrutturazione del Palazzo Mazzoni". Senza i cantieri della Linea 2 si fermerebbero

Il crono programma per la realizzazione della linea 2 della tramvia di Firenze slitterà "di circa 4 mesi, anche se fare previsioni esatte non è possibile". Lo conferma all'Agenzia Dire Fabrizio Bartaloni, presidente della concessionaria Tram Spa, a margine dell'inaugurazione dell''Info Point sulla Tramvia nel Cubo 5 del Parterre di piazza della Libertà. Stavolta, però, non si tratta di ritardi nei cantieri, ma di un lavoro di supplenza: in pratica al pool di ditte incaricate di realizzare l'infrastruttura tramviaria toccherà "realizzare due opere essenziali in capo a Nodavia", il consorzio titolare dei lavori del passante Tav a Firenze.

Si tratta, specifica il presidente, del "manufatto di sbocco e della ristrutturazione del Palazzo Mazzoni come da prescrizione della soprintendenza". Gli interventi su un breve tratto del manufatto di sbocco (in pratica l'allargamento del fiume Mugnone come prescritto ai lavori Tav) "diventano necessari, visto che impattano il tracciato della tramvia. Senza non è possibile far raggiungere i binari del tram nei pressi della stazione Foster". Da lì, ripartiti dalla fermata, il convoglio attraverserà Palazzo Mazzoni, il secondo intervento in questione, in direzione stazione Santa Maria Novella. Due cantieri che "ovviamente comporteranno uno slittamento" dei lavori, per questo "ricontratteremo con il Comune di Firenze le tempistiche" di consegna dell'opera. "In questi giorni- continua- stiamo elaborando il nuovo crono programma, lo presenteremo a breve".

Sui tempi l''incognita è rappresentata "dal fiume Mugnone" dove non si può lavorare che in certi periodi dell''anno. "Noi- precisa Bartaloni- siamo interlocutori terzi, nel senso che abbiamo collaborato con il Comune a definire dei progetti" che poi Palazzo Vecchio "trasferirà in un accordo con Rfi. Stiamo quindi cercando di chiudere questa integrazione contrattuale". In questo senso "Rfi è impegnato a togliere il cantiere a Nodavia per farlo realizzare a noi". Altri modi di risolvere l'empasse, sottolinea il numero uno di Tram Spa, "non c'erano, perché non sappiamo quanto i cantieri di Nodavia rimarranno fermi". Costo dell''operazione? "A Rfi costerà circa 4 milioni di euro".

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