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Cantieri tramvia 2 a rilento, il sindaco Renzi: "Meno di mille giorni"

I cantieri della tramvia 2 procedono a rilento il sindaco Matteo Renzi annuncia un'accelerata: "Ce la faremo in meno di mille giorni, però bisogna partire"

5 novembre 2011, una data importante per Firenze. Quel giorno il sindaco Matteo Renzi, assieme ai vertici di Impresa Spa, aprirono ufficialmente il cantiere di viale Guidoni, il primo tassello per la nuova linea tramviaria fiorentina, la 2. Sorrisi, pacche sulle spalle e la sensazione che una partita complicatissima fosse finalmente risolta. Sì perché questa specie di giorno 0 della mobilità cittadina arrivava dopo mesi di polemiche, frizioni, tentennamenti e rimpalli di responsabilità. Casca la BTP, casca il Consorzio Etruria, e per questo mesi di stallo, rimandi ed incertezze. Estate ed autunno così, poi la svolta: la romana Impresa Spa rileva le grandi commesse pubbliche di BTP. Sembra il take-off dell’operazione, invece….

Invece dopo i fasti di novembre l’opera è ancora al palo, ferma nella cosiddetta ‘trincea Guidoni’ dove l’avevamo lasciata. La bonifica bellica del terreno (in ottemperanza alla legge), piccoli scavi, un po’ di movimento terra, ma poca roba, pochissima. In quasi cinque mesi le pietre aggiunte alla prima si potrebbero contare in una mano. Ed il tempo stringe: l’idea di sindaco ed Impresa era quella di realizzare l’opera entro 1000 giorni, per inaugurala giusto un mese prima delle elezioni cittadine. Ma nessuno allora aveva fatto i conti con le banche. Il punto oggi è tutto qui: manca il credito. O meglio gli istituti bancari vorrebbero rimodulare il vecchio piano finanziario, concordato prima che scoppiasse la crisi dei mercati, innalzando l’asticella dei tassi di interesse del maxi mutuo verso l’alto. Tre, quattro punti di percentuale in più. Da questi numeri stanno passando le sorti ed il destino dei lavori. Trattative, lunghe riunioni, insomma lavori in corso, più che sui cantieri, attorno ai tavoli della discordia.

E questa mattina è stato Matteo Renzi a tornare sull’argomento in modo deciso, con un auspicio:  “Le aziende devono far partire i lavori della linea 2 della tramvia e le banche, che in qualche modo devono garantire i conti, finalmente diano il via ai lavori sostanziali. Ce la faremo in meno di mille giorni, però bisogna partire”. Il sindaco tuttavia, nonostante le difficoltà attuali, ripensamenti sul percorso attuato dall’amministrazione fino a questo momento non ne ha: “Certo ci sono delle difficoltà, ma all’epoca quando tutti ci chiedevano di partire, se avessimo dato ragione a queste voci, oggi ci saremmo trovati i cantieri fermi in via di Novoli chissà per quanto tempo. E’ una scelta che per adesso non paga; noi comunque abbiamo deciso di continuare con questa linea di rigore: si inizia e si finisce. E se riusciamo a partire riusciremmo a farcela anche in meno di mille giorni”.

 

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