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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Urbanistica: la regione Toscana seguirà la linea dei Volumi Zero

L'assessore regionale all'urbanistica Anna Marson ha illustrato alla commissione ambiente le riforme della legge urbanistica del 2005. Riqualificazione e recupero del patrimonio edilizio esistente

Zero volumi sul territorio toscano. La Regione, seguendo le linee adottate dal Comune di Firenze, dice stop al consumo di terreni agricoli in favore di nuove edifici. Cemento zero? No, solo la scelta di privilegiare il recupero e la riqualificazione del patrimonio urbanistico esistente, “e delle aree già urbanizzate- dice l’assessore Marson in commissione ambiente -  rispetto al nuovo consumo di suolo agricolo, accompagnando le enunciazioni di principio già presenti nella legge vigente con dispositivi operativi adeguati". Un esempio potrebbero essere le future case di edilizia sociale a Novoli, Torre degli Agli, di futura demolizione, con successiva riedificazione ex novo sulla base esistente.
Questo sarà l’obbiettivo per la modifica della legge urbanistica del 2005. Si cercherà di eliminare alcune difetti della norma di sei anni fa. " Sul fronte dell'edilizia, la revisione della legge punta a correggere le parti non coerenti con il Testo unico in materia e "predisporre i contenuti essenziali di un regolamento edilizio-tipo, con valenza di linee guida di livello regionale che indichi anche la documentazione tecnica minima obbligatoria per la formazione dei titoli edilizi".

Per il presidente della commissione Vincenzo Ceccarelli (Pd) "gli indirizzi tracciati da Marson colgono i nodi più importanti. Penso - ha aggiunto - al rafforzamento degli strumenti di valutazione, all'introduzione del piano intercomunale, alla ridefinizione della commissione paritetica e, soprattutto, al rapporto conformativo tra piano strutturale e regolamento urbanistico". Nel corso del dibattito il Pdl ha presentato una mozione che ha come obiettivi la trasparenza, la partecipazione e la tracciabilità delle scelte. In commissione è intervenuto anche l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini, che ha illustrato una prima informativa che punta a "ridisegnare le aree a rischio sismico della Toscana, semplificando anche i metodi di controllo che in passato hanno creato lentezze eccessive".
 

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