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Tav, il progetto tunnel light in cantiere: si punta al modello Bologna

Le opposizioni in Consiglio comunale intanto reclamano comunicazioni ufficiali

La Tav fiorentina ancora al centro del dibattito politico. Questo anche perchè non è ancora chiaro come andrà a finire. Anche se la stazione Foster, e i soldi spesi per il progetto, sembrano ormai messi da parte. Mentre sul tunnel, dopo il vertice di Roma, qualcosa si comincia in parte a delineare. Dovrebbe essere più corto, con un nuovo percorso. Lo stile a cui punta l'amministrazione è quello di Bologna, e non di Roma per evitare così il problema "stazione fantasma". L'ipotesi dei sindaco prevede un tunnel che arrivi sotto lo scalo di Santa Maria Novella rimpiazzando l'ormai appiedata Foster. Quindi ingegneri e tecnici dovranno rimettere mano ai disegni: progetto preliminare, definitivo, esecutivo. Poi la Valutazione di impatto ambientale (Via), quindi le gare. L'iter è fitto, lungo e spinoso.Tutto nuovo meno che i tempi. Stamani il direttore del Corriere Fiorentino, Paolo Ermini, in un editoriale ha sottolineato come in questi casi di "revisione" le cose vadano per le lunghe. 

Un parere autorevole in contrasto con la speranza del primo cittadino.  "L'auspicio - ha spiegato Nardella - è che con la project rewiew del Governo si possa completare l'opera con gli stessi tempi che avremmo dovuto sopportare con l'attuale, aggravata cioè dei ritardi". 

Per avere però elementi chiari sia da Ferrovie sia dal ministero dei Trasporti il mese "decisivo" resta settembre, quando Comune, Regione, Governo e Fs si siederanno di nuovo al tavolo per valutare le carte dei progettisti. Per Nardella, però, l'elemento caratterizzante di questa partita resta il project review, perchè "in tutta Italia ci sono opere in situazioni simili alla Tav di Firenze che, come ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, richiedono degli aggiornamenti".  

Un'altra fermata abbastanza sicura dovrebbero essere i 70 milioni di euro che Ferrovie dovrebbe appaltare in migliorie: un upgrade tecnologico per rendere più efficiente il trasporto toscano e metropolitano. Punto che può in parte soddisfare il presidente Rossi, schierato sostenitore del sottoattraversametno tav con l'obbiettivo di risolvere i problemi dei pendolari. 

Le opposizioni in Consiglio comunale intanto reclamano comunicazioni ufficiali dalla giunta di Palazzo Vecchio. Sul caso è intervenuto anche il sottosegretario, coordinatore regionale di Ncd, Gabriele Toccafondi: "O ci sono ragioni chiare, spiegabili, soluzioni rapide e fattibili sull''inversione in merito alla Tav a Firenze oppure saremo ricordati come dei dilettanti allo sbaraglio. La riunione a Roma di giovedì perché è stata fatta? Visto che nessuno a quel tavolo ha presentato un progetto alternativo, i relativi risparmi e neanche i tempi di realizzazione, perché è stata fatta?"

"Il centrodestra ha sempre chiesto un altro progetto, ha sempre detto no alla Foster, paradossalmente abbiamo sempre chiesto quello che oggi qualcuno propone. Ma sono passati decenni - ha aggiunto Toccafondi -, sono stati spesi tanti soldi, ed è stato perso tanto tempo. Ad oggi non si è capito quando, dove e come si farà la fermata dell'alta velocità a Firenze, quanto costerà e quando sarà pronta. Dopo 25 anni di progetti, valutazioni, delibere, i lavori fatti fino ad ora e i tanti soldi spesi sembrano non contare, non conta neanche la tranvia pensata per questo progetto. Ancora non abbiamo capito chi chiede cambiamenti e perché. Chi ha pagato i lavori fatti fino ad ora perché lo ha fatto. Dove prenderemo i treni ad alta velocità a Firenze in futuro ma soprattutto quando. La politica questo deve
fare. Dare risposte a domande che fino a poco fa qualche risposta la avevano, adesso neppure quelle".

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