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Tav, De Zordo: "Regolamento terre di scavo senza parere Commissione Ambiente"

Il consigliere Ornella De Zordo sulla Tav: "Nuovo Regolamento terre di scavo in vigore senza parere Commissione Ambiente UE che lo aveva già bocciato"

La consigliera di Palazzo Vecchio di perUnaltracittà, Ornella De Zordo, avverte come i lavori della fresa Monna Lisa, nell’ambito delle opere dell’Alta Velocità fiorentina, potrebbe slittare di alcuni mesi in quanto il nuovo Regolamento per l'utilizzo delle rocce e terre di scavo, pubblicato con Decreto del Ministero dell'ambiente riprende “un precedente tentativo fatto dal ministro Prestigiacomo, che non andò a buon fine per le valutazioni negative dalla Commissione ambiente della Unione Europea”.

“Il decreto Clini – spiega la consigliera -  che riprende il testo Prestigiacomo, non è stato esaminato dalla Commissione ambiente a Bruxelles, ma solo dalla Commissione industria, che ha verificato semplicemente la non sussistenza di fattori che ostacolino la libera concorrenza. Nessun silenzio assenso quindi - come spesso declamato dalle istituzioni, né mancanza di rilievi sul piano ambientale, che invece giungeranno una volta che la Commissione ambiente dell'UE esaminerà la questione, con il rischio assai concreto che l'Italia vada incontro a sanzioni da parte dell'Unione Europea. Soprattutto se qualcuno inoltra un ricorso direttamente a Bruxelles”.

De Zordo ricorda che "col nuovo Regolamento, che rappresenta la forte volontà del Governo Monti di bypassare la tutela ambientale per spingere sullo sviluppismo delle grandi opere, milioni di tonnellate di rifiuti inquinanti prodotti dal cantiere per la costruzione del doppio tunnel da sette chilometri del nodo fiorentino dell'Alta velocità ferroviaria diventano materiale buono per il ripristino ambientale dell'ex miniera di Santa Barbara nel comune di Cavriglia (Arezzo), destinata a diventare un Parco. Facendo risparmiare a Ferrovie dello Stato e alle società RFI e Nodavia le risorse necessarie ad un corretto smaltimento del materiale scavato.

Anche se il decreto non incontrasse problemi alla sua applicazione, aggiunge De Zordo, "nel frattempo dovrà essere comunque redatto un nuovo Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo generate nel cantiere, Piano che dovrà essere inviato alle autorità competente almeno 3 mesi prima dell'inizio dei lavori: dunque, bene che vada (per Ferrovie) Monna Lisa rimarrà ferma a Campo di Marte almeno fino a gennaio 2013, sempre che non arrivino dalla UE direttive contrarie".
 

 

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