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Trasporto pubblico: in Toscana serve il gestore unico

Dopo i tagli del Governo centrale compensati al 90% dalla Regione l'assessore Ceccobao scrive una lettera aperta per far capire la strategia sul da farsi. Si lavora alla riforma per arrivare al gestore unico

Fare chiarezza sulle risorse e sul futuro del trasporto pubblico locale in Toscana. E' questo l'obiettivo della lettera che l'assessore regionale a infrastrutture e trasporti, Luca Ceccobao, ha indirizzata ad enti locali e forze sociali della regione.
Nel testo l'assessore ha ricordato i pesanti tagli del Governo - che neanche le nuove risorse messe a disposizione, ma non ancora ripartite, durante la conferenza Stato-Regioni del 16 dicembre scorso riescono a recuperare pienamente -, l'impegno straordinario profuso dalla Regione per far sì che il sistema del trasporto locale non collassasse e la necessità di attuare entro il 2012 una riforma del settore.

"Come è noto - scrive Ceccobao - il trasporto pubblico locale vive una  fase difficile a causa delle riduzioni dei trasferimenti dello Stato  alle Regioni. La Giunta regionale ha reperito e destinato al tpl un contributo regionale pari a 188 milioni di euro in modo da ridurre la
sforbiciata data dalla legge di stabilità del Governo a soli 24  milioni. Se la Regione Toscana non avesse preso questa decisione il trasporto su gomma avrebbe subito un colpo mortale".
Queste risorse sono state recuperate da fondi accantonati  negli scorsi anni per la casa e l'edilizia sociale, ne deriva  una scelta di bilancio che comporta un sacrifico ed un costo ben preciso:  d'ora in avanti ogni risorsa che dovesse arrivare dal Governo, dovrà essere ridestinata alla casa e all'edilizia sociale.

L'assessore ha inoltre voluto far chiarezza sulle responsabilità politiche dei tagli al trasporto e  sul "balletto di cifre" circa le risorse per il tpl previste dall'accordo Stato-Regioni del 16 dicembre.
L'accordo Stato-Regioni prevede un recupero complessivo, a livello  nazionale, di circa 900 milioni di euro rispetto al taglio precedentemente operato per il trasporto pubblico dalla legge di  stabilità. Una cifra che non copre interamente le esigenze e per la quale, ad oggi, è ancora tutta da de finire la ripartizione fra le Regioni. "Anche ipotizzando di applicare la percentuale del 12,10%  normalmente assegnata alla Toscana - spiega Ceccobao - resterebbe  comunque un taglio superiore ai 34 milioni di euro".

Il contributo regionale si è rivelato determinante anche per un altro  aspetto: in altre regioni (Liguria, Piemonte, Veneto, Lombardia ed  Emilia-Romagna), oltre a tagliare, si è scelto di intervenire aumentando  del 20-25% il costo dei biglietti. "In Toscana - ha spiegato l'assessore - si prospetta uno scenario diverso: alle risorse recuperate dalla Regione si dovranno sommare quelle aggiuntive degli Enti Locali, che ci  auguriamo non diminuiscano rispetto al passato. Serve inoltre che le aziende,  prima di parlare di esuberi, mettano in campo politiche in grado di salvare  il servizio ed il lavoro, attraverso dei piani seri di riduzione dei costi operativi di
gestione, recupero di biglietti evasi e razionalizzazione delle corse".

Ma per il futuro è necessaria una riforma rispetto all'attuale assetto del trasporto pubblico, "è già una delle nostre priorità -continua Ceccobao - per questo anno. Stiamo lavorando per arrivare al 2012 con un'unica gara a livello regionale e un'unica azienda che significhi più
efficienza e meno sprechi. Dobbiamo puntare alla massima integrazione tra ferro e gomma e individuare costi standard che portino ad effettivi risparmi".

"Si tratta di una vera rivoluzione per la Toscana - ha concluso l'assessore - per questo la Regione sta portando avanti i tavoli tecnici con enti locali, forze sociali e produttive, in modo da condividere un percorso di riforma che rilanci il trasporto pubblico e che sappia fare
i conti con uno scenario economico difficile. Ogni soggetto è chiamato a fare la sua parte con grande senso di responsabilità".

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