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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Stadio, Renzi: “Il mio emendamento è contro la Soprintendenza? Si. Deve bastare l’accordo col Comune”

Il leader di Italia Viva: "Su uno stadio di calcio non si può intervenire come su un’opera di Raffaello o su Ponte Vecchio"

"Ora si inizia a votare questo emendamento e si guarda in faccia in faccia la realtà. Ci sono vari emendamenti sugli stadi, quello di ItaliaViva è il più 'strong' di tutti perché riguarda gli stadi di proprietà delle società professionistiche: se ci sono l’autorizzazione e il consenso del Comune, non importa che ci sia anche un passaggio in Soprintendenza. Questo per sbloccare i cantieri e aumentare i posti di lavoro. Come vediamo, in questi giorni la crisi picchia duro e quindi se ci sono degli imprenditori che si trovano d’accordo con il Comune è giusto che si possano fare questi lavori".

Lo ha detto il senatore di Italia Viva ed ex sindaco di Firenze Matteo Renzi a Lady Radio, parlando dell’emendamento che verrà votato in questi giorni e che favorirebbe il progetto di restyling del Franchi. 

"Adesso si inizia a votare in commissione e vedremo da che parte stanno le varie forze politiche. Io ho il sangue viola ma non l’ho fatto solo per la Fiorentina. L’ho fatto per tutti. E non ho dubbi sul fatto che autorizzare i cantieri con persone che sono pronte a mettere sul piatto 300 milioni di investimento (Come Commisso, ndr) sia un fatto positivo. Non solo per la Fiorentina ma per la città, perché si tratta di posti di lavoro” ha aggiunto Renzi, secondo cui “sarebbe una follia votare contro” il suo emendamento.

“Questo emendamento è contro le Soprintendenze? Sì - ha specificato l'ex premier - nel senso che secondo me su uno stadio di calcio non si può intervenire come si interviene su un’opera di Raffaello o su Ponte Vecchio. Non si sta chiedendo di fare uno stadio a Ponte Vecchio o al Colosseo, ma se la Fiorentina decide di rifare lo stadio a Campo di Marte deve bastare l’accordo con il Comune. Gli altri partiti dicono di trovare una formula più light".

L'emendamento renziano verrà votato a partire da oggi e arriverà in Commissione molto probabilmente tra sabato e domenica. Quindi in Senato, martedì o mercoledì prossimi. “Nel giro di una settimana a Commisso saranno messe in tavola le carte per poter avere finalmente un no o un sì. Il patron viola aveva parlato di ‘fast, fast, fast’ e almeno sugli emendamenti siamo stati super fast” ha detto Renzi.

“Se c’è un sindaco basta quello, a Firenze così come in altre città - ha spiegato ancora -. Sono i sindaci che devono trattare con le società perché sono fatti politici che riguardano la città. Non si può arrivare a un accordo amministrativo e poi la Soprintendenza dice no" ha chiosato il leader di Italia Viva.

"Nel caso del Franchi, se questo emendamento sarà approvato, a quel punto il sindaco di Firenze e la Fiorentina, una volta trovato l’accordo, ci metterebbero pochissimo a dare il via libera ai lavori. Il tema centrale è quello si sorpassare la burocrazia delle Soprintendenze. In più Firenze è in crisi dal punto di vista del turismo, e qui c’è un imprenditore che sarebbe pronto a investire 2-300 milioni su un progetto concreto che creerebbe tanti posti di lavoro” ha ribadito Renzi.

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