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Fiorentina: 12 mesi per trovare partner, altrimenti addio stadio alla Mercafir

Prima riunione della Conferenza dei servizi e primi intoppi: la Viola nel progetto inviato al Comune è chiara: senza investitori "verrà meno il pubblico interesse a realizzare lo stadio". Altri intoppi: chi paga il terreno e il trasloco del mercato?

Si è riunita ieri mattina negli uffici dell’urbanistica del Comune di Firenze la Conferenza dei servizi preliminare convocata per valutare lo studio di fattibilità presentato da ACF Fiorentina per la costruzione del nuovo stadio. Presenti all’incontro i rappresentati di Acf Fiorentina. Poi la delegazione istituzionale ma tecnica, senza politici: Comune di Firenze, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci, Comune di Campi Bisenzio, Comune di Sesto fiorentino, Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana, Soprintendenza per i Beni Architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici, Soprintendenza archeologica Toscana. Seduto al Tavolo anche i rappresentanti di  Arpat, Asl 10, Enel, Publiacqua, Quadrifoglio, Telecom, Toscana Energia, Autorità di bacino del fiume Arno, Consorzio di bonifica 3 medio Valdarno, Autorità idrica Toscana 3 del medio Valdarno, Ato Toscana centro. Ed Angelo Falchetti, presidente di Mercafir.

La Conferenza dei servizi preliminare, ha scritto ieri Palazzo Vecchio, “svolge un ruolo di esame istruttorio degli aspetti tecnico-progettuali previsti nella proposta presentata. Nell’ambito della Conferenza sono stati individuati alcuni specifici gruppi di lavoro relativi ai diversi aspetti legati al progetto, dal tema infrastrutturale a quello urbanistico-edilizio, a quello commerciale”.

Quattro ore filate di riunione. Filate e tirate visto che è dopo il ‘pronti-via’ c’è stato subito il primo intoppo, di peso: se la Fiorentina entro 12 mesi dal sì formale di Palazzo Vecchio non troverà partner economici e investitori che sosterranno il progetto, c’è scritto nella penultima pagina della lettera inviata al Comune, “verrà meno il pubblico interesse a realizzare lo stadio”. Vista da così, più che la Conferenza dei servizi unica, ci sarebbe da approfondire il piano economico della questione. Anche perché il rischio è che lo stadio non parta e il mercato ortofrutticolo della Mercafir sia collocato altrove. E a proposito di area Mercafir? Chi paga il terreno?  Non solo, altre scaramucce: alla Regione Toscana non andrebbe troppo a genio l’ennesimo centro commerciale nella zona nord-ovest di Firenze; la Fiorentina attualmente non è disposta a pagare il terreno per riposizionare il mercato; il presidente Falchetti che ha chiesto garanzie per il futuro della Mercafir. Per adesso, un’unica certezza: la Conferenza dei servizi si riunirà per la seconda volta lunedì 10 novembre.

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