rotate-mobile
Politica

Sanità: sperimentazione animale, Toscana valuta metodi alternativi

Chiariti gli aspetti legati al protocollo firmato con Novartis per l'apertura di uno stabilimento sulla creazione di vaccini innovativi destinati a paesi in via di sviluppo

La Toscana valuta l'apertura a metodi alternativi in tema di sperimentazione animale ma tenendo sempre conto che le autorizzazioni sull'operatività dei vaccini sono legate ad una fase di testing sugli animali dalla quale non si può prescindere. Lo ha detto l'assessore al diritto alla salute, rispondendo in Consiglio regionale ad un'interrogazione a firma dei consiglieri Marta Gazzarri (capogruppo Idv) e Mauro Romanelli (Gruppo misto).

L'interrogazione, spiega una nota, era dedicata agli animali cavie e sul finanziamento della Regione al progetto Novartis Faiv "per 23 milioni (circa il 30% della spesa totale del progetto) su vaccini per malattie infettive nei paesi in via di sviluppo". Secondo quanto riferito dall'assessore, Novartis deve proporre alla Regione un protocollo perché il gruppo di lavoro previsto possa insediarsi. Il progetto, è stato spiegato, ha una grande finalità umanitaria ma è altrettanto forte l'impegno per aprire a tecniche innovative che limitino la sperimentazione sugli animali. Romanelli ha rilevato come in altri paesi la sperimentazione senza animali sia considerata un’opportunità e non un vincolo. Di argomento sottovalutato ha parlato Gazzarri che ha ribadito come gli animali siano esseri sensienti e portatori di diritti. Per Marco Taradash (Pdl) è necessario limitare al massimo la sperimentazione sugli animali senza però arrivare a limiti assolutistici.

Dello stesso parere Giovanni Donzelli (Fdi) secondo cui occorre distinguere tra vivisezione, di cui si è detto contrario, e sperimentazione per non arrivare al paradosso di utilizzare cavie umane sulla cui volontarietà possono esserci forti dubbi. All'interrogazione era collegata una mozione, presentata dal capogruppo Fds-Verdi Monica Sgherri, che su richiesta del capogruppo Pd, Vittorio Bugli, è stata rinviata alla commissione competente. L'atto poneva un vincolo d'obbligo per non utilizzare la sperimentazione animale, intesa come vivisezione, come metodologia di ricerca del progetto Novartis. (Ansa)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sanità: sperimentazione animale, Toscana valuta metodi alternativi

FirenzeToday è in caricamento