rotate-mobile
Politica

Spending review: no agli affitti pubblici e Barducci sfratta il prefetto

Dalla riforma niente più affitto tra enti pubblici. La Provincia di Firenze, che riscuote affitti per circa 1,5 milioni di euro l'anno, è decisa a riappropriarsi degli immobili

Niente più affitto, allora ti sfratto. Si potrebbe ricostruire così quello che è successo ieri tra la Provincia di Firenze e la prefettura. Il tema è di quelli attualissimi: la spending review. In italiano, revisione della spesa; nella pratica, i tagli alla Pubblica amministrazione. Ieri il governo Monti ha illustrato ai sindacati ed alle parti sociali la manovra, il secondo capitolo di questa specialissima ‘dieta’ (ne è previsto un terzo) a cui dovranno sottoporsi gli apparati dello Stato. Se c’è la dieta ci deve essere anche un dietologo, in questo caso il commissario Enrico Bondi. È lui che ne ha redatto i capisaldi: riduzione degli organici (10% addetti, 20% dirigenti), tagli da 7,2 miliardi di euro in due anni a Regioni ed enti locali; taglio al fondo sanitario. Solo per citare alcune passaggi chiave della ‘riforma’.

Tra questi punti c’è anche la questione affitti, o meglio il contenimento dei costi per le sedi degli apparati pubblici. Dal primo gennaio 2013 i canoni di locazione per gli affitti pagati dalla Pubblica amministrazione saranno ridotti del 15%. Una riduzione immediata, che varrà anche per i contratti in corso, addirittura in deroga nella presenza di eventuali clausole. Ma c’è di più, e qui arriviamo al caso scoppiato ieri a Firenze. Il testo a firma Bondi infatti stabilisce l'obbligo di concedere gratuitamente allo Stato l’uso dei beni in possesso delle regioni e degli enti locali. Un obbligo che vale anche se preso al contrario, dallo Stato agli enti amministrativi e periferici.

Fatto sta che in quest’ottica la Provincia di Firenze perderebbe in un solo colpo i circa 1,5 milioni di euro che ogni anno mette in cassa grazie al capitolo affitti. Tre immobili che insieme formano un bel gruzzolo: il palazzo di via della Zara, l’attuale sede della questura fiorentina; il terzo piano di Palazzo Medici Riccardi, sede della prefettura; la caserma dei vigili del fuoco di via La Farina. Per questo Andrea Barducci, il presidente della Provincia di Firenze, ha giocato di anticipo e ha ‘inviato’ lo sfratto al prefetto, come emerso in un articolo pubblicato questa mattina su Repubblica (ed. Firenze). “Gli affitti sono una bella botta” ha dichiarato Barducci sulle pagine del quotidiano; “abbiamo il diritto  - ha continuato – di rivendicare la liberazione dei nostri spazi per metterci gli uffici che oggi pagano l’affitto ai privati”.

FINE PROVINCIA? – Giornata dura, durissima per Andrea Barducci. Affitti persi, sfratti, casse che piangono. Poi il colpo più duro, quello del KO: la Città Metropolitana. Il pacchetto di riforme della Pubblica amministrazione contempla infatti anche la sospensione della Provincia di Firenze a partire dal primo giugno 2013. Mentre le province toscane saranno verosimilmente accorpate, quella fiorentina si trasformerà in qualcosa di altro. Al suo posto, come detto, una nuova ‘creatura’ istituzionale ancora in studio e definizione, ma di cui già si conoscono le prime fattezze. Non proprio la sostituzione di un ente vecchio con uno nuovo, qualcosa di diverso: una struttura di ispirazione comunale, che poggerà proprio sui comuni dell’area. Ci sarà un consiglio metropolitano, i cui membri saranno eletti trai sindaci dei comuni oggi dentro i confini della provinciali, ed una specie di super sindaco, una veste ricoperta dal sindaco del capoluogo toscano, Firenze. Così finché l’elezione del sindaco metropolitano sarà indiretta, o meglio di ufficio, vista importanza, blasone e numero di abitanti. Un pratica che tuttavia non sarà vincolante visto che nella riorganizzazione è prevista la possibilità dell’elezione diretta del primo cittadino metropolitano, un po’ come succede oggi per il presidente della Provincia.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spending review: no agli affitti pubblici e Barducci sfratta il prefetto

FirenzeToday è in caricamento