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Svolta in Toscana sulle slot machine: vietate a 500 metri da scuole e chiese

Vietata l'apertura di sale da gioco nel raggio di 500 metri da scuole, chiese, centri giovanili e sportivi. Incentivi a chi rimuove le slot-machine

Oggi il Consiglio regionale della Toscana ha approvato con 38 voti favorevoli (su 39 votanti) e uno contrario, quello di Marco Taradash (Pdl), la proposta di legge sulla ludopatia.

La Regione concederà contributi agli esercizi commerciali e ai circoli che rimuoveranno dai locali gli apparecchi per il gioco, mentre chi li manterrà dovrà pagare un’Irap maggiorata dello 0,1 per cento. Nell’atto, si stabilisce il divieto di pubblicità dei giochi con vincite in denaro quando c’è incitamento al gioco, e i gestori delle sale saranno tenuti ad esporre avvisi con i rischi connessi alla dipendenza da gioco. Inoltre sarà vietata l’apertura di sale da gioco nel raggio di 500 metri da scuole, chiese, centri giovanili e sportivi.

Le Asl, d’accordo con i Comuni, dovranno organizzare corsi di formazione per personale delle sale ed esercenti “finalizzati alla prevenzione e riduzione degli eccessi del gioco patologico”. Infine, sarà costituito un Osservatorio regionale sul fenomeno della dipendenza da gioco, che dovrà monitorare e promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione.

  “Capisco le buone intenzioni – ha detto Marco Taradash (Pdl) –, ma rimango perplesso di fronte a questo provvedimento che non è contro la ludopatia ma contro le sale da gioco. In qualsiasi città del mondo ogni 500 metri troviamo sale da gioco e poi si può giocare anche in Internet”. 

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