Sesto Fiorentino: Daniele Brunori candidato sindaco per il centrodestra
Imprenditore sestese, padre di due figli, 39 anni, è laureato in economia aziendale e marketing. Sfiderà Falchi
Padre di due figli, 39 anni, imprenditore, laureato in Economia Aziendale e in Marketing, nato e cresciuto a Sesto ma con una visione internazionale derivatagli dall’aver vissuto per anni all’estero. E' l'identikit di Daniele Brunori, scelto dal centrodestra come candidato della coalizione alle prossime elezioni comunali a Sesto Fiorentino.
Brunori, dal 2020 coordinatore comunale della Lega Salvini Premier, sarà sostenuto oltre che dalla Lega, da Fratelli d’Italia, Cambiamo – Coraggio Italia, dal Popolo della Famiglia e da gruppi del mondo civico sestese.
Brunori: "Lo faccio per i miei figli, contro il declino di Sesto"
“Ho accettato questa candidatura per i miei figli, per il loro futuro. Ho accettato per amore loro e della mia città perché rifiuto di rassegnarmi al triste declino cui assistiamo in questi anni. La sfilza dei cartelli 'affittasi', i quartieri dormitorio, la strage di alberi. Siamo purtroppo governati da un gruppo il cui unico interesse è la conservazione del potere e dei privilegi, e l’accordo tra Falchi e il Pd ne è la definitiva riprova; un accordo che tradisce gli elettori e frantuma le speranze di cambiamento".
Reggello: il centrodestra unito candida Veronica Nenci
"Risulta del tutto evidente, a questo punto, come l’unica e credibile alternativa a tutto questo sia la coalizione che ho l’onore di rappresentare - prosegue Brunori -. I tavoli di lavoro sul programma sono già a buon punto ed entro la fine del mese indiremo una conferenza stampa per presentare il programma stesso e le forze che lo firmeranno. Davanti a noi abbiamo una sfida epocale, un compito arduo ma allo stesso estremamente stimolante. Abbiamo idee, visione e passione".
"E ci tengo a specificare una cosa - conclude Brunori - da oggi non sono solo il candidato della Lega, FdI o centrodestra; sono il candidato di tutte quelle persone che cercano un’alternativa, che sono delusi da quello che hanno visto e provato sulla propria pelle in questi anni ma che non si rassegnano a vedere la propria città morire lentamente".
