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Primo Maggio: sciopero in tutti negozi dei comuni toscani

I sindacati indicono lo sciopero per il primo maggio in tutti i Comuni che consentono l'apertura dei negozi. Il sindaco Renzi dopo aver parlato di sciopero "ad personam" si rammarica per la possibilità mancata

Il sindaco Renzi viene marcato stretto dai sindacati, in particolar modo sull’apertura dei negozi per il  Primo maggio. Se la decisione del primo cittadino era quella di lasciare libera scelta, prima agli esercenti e poi alle commesse, di alzare la saracinesca per la festa dei lavoratori, adesso i sindacati si fermano al “no”.
Sciopero in tutti i Comuni che consentono le aperture dei negozi. Già lunedì scorso i sindacati di categoria avevano annunciato lo sciopero nel capoluogo, ma proprio il sindaco l’aveva etichettato come uno sciopero “ad personam” visto che in altri Comuni i negozi avevano la possibilità di rimanere aperti.

“Fare sciopero il Primo maggio, contro le aperture dei negozi, non solo a Firenze ma anche nelle altre città, mi sembra una scelta più coerente rispetto a quella annunciata all'inizio" – ha detto il sindaco – “però continuo a dispiacermi perché avevamo la possibilità di trovare un accordo con i grandi magazzini del centro per liberare le commesse e non costringerle allo sciopero”.

A detta del mayor gigliato l’intenzione era quella di trovare una mediazione, un accordo con i magazzini del centro, proponendo di far “lavorare gli interinali  e non le commesse che lavorano tutte le domeniche”.
Il sindaco Renzi aveva ipotizzato di far diventare: “Il Primo maggio un giorno di lavoro per chi lavoro non ce l'ha,  ma i sindacati si sono messi di traverso e hanno proclamato lo sciopero". Adesso la possibilità è diventata certezza. “Chiuso” sarà il cartello fuori da negozi del centro storico, almeno quanto il dialogo tra sindaco e sindacati sul capitolo Primo Maggio.
 

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