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Salvini, 'blitz' a Firenze: "Le 'zone rosse' torneranno"

Sullo scontro con i magistrati il ministro prosegue sulla linea dello scontro: "Se vanno a convegni politici dubbi sull'obiettività delle sentenze"

'Blitz' di Matteo Salvini questa mattina a Firenze. Il ministro dell'interno è intervenuto, la visita non era stata annunciata, ad un tavolo sulla sicurezza sui luoghi di lavoro in programma alla prefettura di via Cavour, arrivando intorno alle 10:45.

Dopo un breve colloquio con la prefetta Laura Lega il ministro è tornato ad attaccare quei giudici “che indossando la toga sull'immigrazione ritengono che in Italia ci sia spazio per tutto e per tutti” e ha assicurato, dopo la bocciatura del Tar dell'ordinanza prefettizia sulle cosidette 'zone rosse', che il provvedimento sarà riproposto più avanti.

“Se qualche magistrato partecipa a convegni di chiara connotazione politica, se non addirittura partitica, è chiaro che i cittadini possono aver dubbi sull'obiettività di alcune sentenze”, scandisce il ministro di fronte alle telecamere, accorse nel momento della diffusione della notizia della visita, dopo che ieri la presidente della Corte d'Appello di Firenze Margherita Cassano era intervenuta pubblicamente in difesa di Luciana Breggia, magistrata del tribunale di Firenze.

Contro la Breggia, ha detto Cassano ieri, dal ministero dell'interno è arrivato un “linciaggio morale” che secondo la presidente della Corte d'Appello potrebbe mettere in pericolo la stessa incolumità fisica della magistrata, 'colpevole' di aver respinto un reclamo del Viminale sul caso di un cittadino somalo che ha chiesto l'iscrizione all'anagrafe nel Comune di Scandicci.

Ma questo non è l'unico scontro aperto con la giustizia. L'altro fronte è quello sulle 'zone rosse', istituite da un'ordinanza della prefetta Lega e, come detto, bocciate dal Tar in seguito al ricorso di alcuni avvocati. Forti critiche di incostituzionalità erano subito arrivate in merito al provvedimento, che tra le altre cose prevedeva l'allontanamento da alcune aree delle città per persone anche solamente denunciate (senza condanna dunque, nemmeno in primo grado) per una serie di reati, tra cui lo spaccio di stupefacenti.

“Lavoriamo per ridefinire l'ordinanza prefettizia di Firenze, così come in tante altre prefetture - afferma Salvini, che ieri sera era a Prato per sostenere il leghista Daniele Spada, in vista del ballottaggio di domenica contro Matteo Biffoni del Pd per l'elezione a sindaco -. Chi contesta le 'zone rosse', penso anche ad alcuni ambienti limitati dalla magistratura, parli con le mamme che chiedono di allontanare gli spacciatori da parchi e giardini. E' assurdo che qualcuno ritenga una privazione della democrazia e della libertà allontanare i denunciati per spaccio di droga da alcune zone”.

Lo scontro tra ministro e magistratura, che chiede il rispetto delle sentenze e dell'autonomia del proprio ruolo, non sembra dunque placarsi e sicuramente avrà altri sviluppi.

Dal vicepremier Salvini poi una replica al presidente dell'Autorità nazionale anti-corruzione Raffaele Cantone, che ha criticato il decreto 'sblocca-cantieri' del governo per il rischio di poter favorire, con le norme approvate, la corruzione. “La corruzione c'è dove c'è eccesso di burocrazia. Semplificare e velocizzare i cantieri, la possibilità di appaltare e fare opere, allontana i corrotti e corruttori”, la replica del leader della Lega.

Infine un nuovo 'diktat' ai colleghi di governo a 5 Stelle, che da tempo con il senatore Mantero hanno depositato in parlamento un disegno di legge per legalizzare la cannabis, tendenza in atto in molte parti del mondo, dagli Stati Uniti al Canada, anche come misura per contrastare gli enormi proventi illeciti che arrivano alle mafie proprio grazie al commercio e alla vendita di droga. “Di legalizzare - chiosa Salvini -, non se ne parla”.

FOTO - 'Blitz' di Salvini a Firenze

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