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Blitz del presidente Rossi: viaggio sul treno regionale assieme ai pendolari

Il presidente della Regione a Moretti: "Non si è mai visto un fornitore che attacca il committente di un servizio. Al governo chiederemo di una vera gara e se la aggiudichi chi saprà fornire il servizio migliore"

Dopo aver tuonato un paio di volte contro la gestione del trasporto ferroviario regionale, stamattina il presidente Enrico Rossi ha deciso di viaggiare in incognito assieme ai pendolari, per capire come si viaggi a bordo delle carrozze. Scegliendo una di quelle tratte considerate tra le più critiche: poco dopo le sette si trovava già a Montevarchi in attesa del treno diretto a Firenze.

ARRIVO - Dopo il viaggio a sorpresa dal Valdarno, il Presidente ha spiegato che nei trasporti c'è la necessità di arrivare a una “giustizia ferroviaria”. "Mi hanno detto i miei compagni di viaggio che stamani è andata un po' meglio del solito quanto a puntualità - ha detto Rossi sceso alla stazione di Campo di Marte - ma resta il problema del sovraffollamento e delle interferenze con i convogli dell'alta velocità".

MORETTI - E a chi gli ha fatto notare che l'ad di Ferrovie Mauro Moretti ha sostenuto che i problemi riscontrati sulle linee pendolari derivano da responsabilità delle Regioni, Rossi ha replicato: "Ognuno faccia il suo mestiere. Piuttosto che fare dichiarazioni politiche, Moretti, che non è un politico, pensi a far funzionare i treni. Non si è mai visto un fornitore che attacca il committente di un servizio. Al governo chiederemo di una vera gara e se la aggiudichi chi saprà fornire il servizio migliore".

"Moretti - ha poi aggiunto Rossi - fa parte di quella classe dirigente che è stata impegnata solo sull'alta velocità. I treni veloci trasportano centomila persone al giorno, ma i pendolari sono milioni: lavoratori e di studenti che devono essere trattati in maniera degna. E anche la politica - ha detto il governatore - deve rimettere al centro il trasporto regionale".

PENDOLARI - Il portavoce dei pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, è riuscito a scambiare qualche battuta con il presidente a bordo del convoglio ponendo alla sua attenzione tre questioni: sovraffollamento, interferenze dei treni dell'Alta Velocità e un tavolo tecnico per individuare le possibili soluzioni.

Il Governatore, riporta il comitato, ha fatto cenno alla possibile velocizzazione della linea lenta per Pontassieve, così da eliminare le interferenze AV sulla direttissima. "L'ho immediatamente escluso - ha affermato Da Re - perchè i tempi di percorrenza sarebbero comunque maggiori di quelli sulla DD, perchè così i treni regionali veloci interferirebbero con i treni lenti del Valdarno e della Valdisieve, perchè l'uso dei regionali è previsto negli accordi sull'AV di questi ultimi 20 anni, e infine - ha concluso - perchè l'uso della DD è un diritto irrinunciabile del Valdarno acquisito durante la sua costruzione per l'impatto ambientale avuto e che continua ad esserci in fatto di rumore!".

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