Regione: Rossi punta sul lavoro, Giani presidente dell'assemblea

"Gli anni che ci lasciamo alle spalle sono stati tra i più duri per la storia della nostra Regione. La Toscana come l'Italia è stata colpita da una crisi profonda ma non è stata piegata e per questo non siamo in ginocchio. Siamo in piedi, abbiamo reagito, accettato nuove sfide, abbiamo avuto coraggio e dimostrato un'energia e un dinamismo unici nel panorama nazionale". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi illustrando il programma di governo regionale per la legislatura 2015-2020 durante il primo Consiglio regionale della nuova legislatura.
 
"Come ci racconta l'ultimo rapporto di Banca d'Italia - ha sottolineato - la Toscana reagisce meglio del resto del Paese e nel complesso presenta segnali di miglioramento, che si sono registrati specie tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015". Il contributo positivo alla crescita dell'occupazione, per Rossi, è arrivato solamente dalla fascia d'età fra i 55 e i 64 anni: "Anche la distribuzione dei redditi delle famiglie risulta meno diseguale che nel resto del paese - ha sottolineato ancora - le famiglie toscane che possono essere considerate povere sono il 4% e il 18% sono a rischio di esclusione sociale. Una nota dolente riguarda il tasso di fallimenti, che negli ultimi anni e' cresciuto attestandosi intorno all'1%".

Presentando la nuova giunta, il governatore ha sottolineato che nella composizione "abbiamo fatto un buon lavoro, un po' di esperienza", ha pesato da parte mia. "La Giunta e' fatta di esperienze politiche, che non guastano, perchè il governo della Toscana e la Toscana sono cose complesse, ma anche esperienze lavorative di chi viene da prove provate di successi non teoriche che possono mescolarsi bene e mettersi rapidamente al servizio dei cittadini".

La seduta del nuovo Consiglio si è aperta oggi con l'elezione a Presidente dell'assemblea di Eugenio Giani. Vicepresidenti saranno Lucia De Robertis (Partito democratico) e Marco Stella (Forza Italia). Segretari questori Antonio Mazzeo (Partito democratico) e Giovanni Donzelli (Fratelli d'Italia). Polemico il Movimento 5 Stelle, che ha denunciato in aula, con Giacomo Giannarelli, l'esclusione del movimento dagli incarichi istituzionali.