rotate-mobile
Politica

Renzi crolla nei sondaggi: "Conte decida se fare a meno di noi"

Non si placano le polemiche sulla "Fase 2". Il governo perde consensi ma due italiani su tre continuano ad avere fiducia

"Il mio appello a Conte è semplice: decidi. Se il premier sceglie il populismo, farà a meno di noi. Se sceglie la politica seria, ci saremo. Tocca a lui, non a noi decidere". Renzi non molla: non si placano i malumori nella maggioranza di governo sulla gestione della Fase 2.

E mentre continuano i rumors su un governo di emergenza, ma anche su un "soccorso" di Forza Italia a Conte nel caso in cui venisse a mancare il sostegno di Renzi, infiamma sempre più la polemica sull'incertezza, l'efficacia e la liceità delle regole stabilite.

"Durante la fase 1, quella della paura, - ha detto Renzi in un'intervista al Corriere della Sera - il premier ha rassicurato gli italiani. Ora siamo fuori dall'emergenza. In Senato ho detto in faccia al premier che non siamo più al tempo delle costituzioni ottocentesche, con le libertà concesse dal sovrano. Basta con i Dpcm incomprensibili".

"Non possiamo diventare uno stato etico - ha sottolineato ancora il leader di Italia Viva - dove le Faq sul sito di Palazzo Chigi spiegano chi puoi incontrare e chi no e diventano fonte normativa: è una questione sostanziale di democrazia. Vogliamo sbloccare i cantieri, non controllare le autocertificazioni. Offriamo serietà. Ma vogliamo serietà. Altrimenti ci sostituiscano: per Italia Viva i principi valgono più delle poltrone".

"Dobbiamo ripartire - ha aggiunto Renzi - perché ogni giorno di ritardo provoca licenziamenti e fallimenti. Ripartire in sicurezza, ma ripartire. E sono terrorizzato che ci sia una decimazione delle donne che lavorano: i figli a casa sono un problema per la società, non solo delle mamme. Qualcuno dovrà pur dirlo".

A provare a spegnere le polemiche è intervenuto il Ministro degli Esteri ed ex capo politico dei 5 Stelle Luigi Di Maio: "Indossi con noi la maglietta dell'Italia", l'appello rivolto al leader di Italia Viva. "La priorità di questo governo è e deve essere quella di ascoltare i cittadini, le imprese, le famiglie - ha affermato - stiamo lavorando senza sosta per interventi mirati a sostegno delle persone".

"Qui siamo tutti sulla stessa barca: - ha aggiunto Di Maio - saranno i fatti a parlare. Se pensiamo al consenso elettorale allora possiamo riaprire tutto già domani. Se vogliamo agire tutelando la vita dei cittadini allora la via da intraprendere è quella della prudenza".

A misurare la febbre al dibattito politico arrivano i sondaggi. Il governo, stando all'ultima rilevazione condotta da Demos per l'Atlante Politico de La Repubblica, secondo cui il gradimento del governo sarebbe in calo, ma resterebbe comunque ancora alto: 63%.

E Renzi? Dopo il suo discorso in Senato, con la frase che ha fatto discutere "la gente di Bergamo e Brescia che non c'è più, se potesse parlare ci direbbe di riaprire", i numeri indicherebbero una forte perdita di consensi: Italia Viva passerebbe al 2,2%, perdendo l'1,1% (un terzo dei consensi) in pochi giorni. E anche come leader Renzi perde 5 punti, passando dal 25 al 20% dei consensi.

Ma la febbre e i sondaggi, si sa, possono cambiare rapidamente. Tanto che qualcuno nelle ultime ore si è divertito a farne circolare di falsi. A denunciare il fatto è stato sui social network il direttore del Tg di La 7 Enrico Mentana: "E' successo che vari Einstein dei social hanno cominciato oggi a far circolare un fake simile ai nostri sondaggi del lunedì, esultando per i 'risultati'. Ora stanno scappando a gambe levate, ma hanno lasciato le impronte". Swg, la società che effettua le rilevazioni per Mentana, ha annunciato "formale denuncia per tutelare la propria immagine". 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Renzi crolla nei sondaggi: "Conte decida se fare a meno di noi"

FirenzeToday è in caricamento