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Renzi resta in campo e rilancia: “Non smobilito, governo di scappati di casa”

L'ex premier alla Festa dell'Unità di Ravenna: “Impegno doppio ma basta autoanalisi, facciamo opposizione”

Matteo Renzi resta in campo. Lo assicura alla folla, tremila persone secondo gli organizzatori, che ieri pomeriggio lo ha ascoltato alla Festa dell'Unità di Ravenna. “Abbiamo fatto 6 mesi di autoanalisi, ora basta, facciamo opposizione dura al governo”, inizia il 'senatore semplice' di Scandicci, che non rinuncia a mostrare agli astanti una breve clip sul documentario che sta girando a Firenze.

L'ex premier parla con il solito piglio e ce ne ha per tutti, senza alcun accenno di autocritica. “Per due volte mi è stata fatta la guerra, sono stato colpito dal fuoco amico”, dice rivolto ai compagni di partito (o ex, come quelli poi fuoriusciti in Articolo 1-Mdp e in Liberi e Uguali), aggiungendo “avete attaccato il Matteo sbagliato”.

Renzi invita il partito a rialzarsi e a ricostruire un “argine al populismo”, contro l'altro Matteo, cioè Salvini, il leader della Lega, vice presidente del consiglio e ministro dell'interno tutto fare, che di fatto per l'intera estate ha quasi monopolizzato l'agenda mediatica.

“Il Paese ha bisogno di noi, ora c'è un governo che ha una classe dirigente di 'scappati di casa'”, dice Renzi, attaccando l'esecutivo sulle principali questioni d'attualità, dal dietrofront sui vaccini alla gestione dell'immigrazione. 

“Minniti (l'ex ministro dell'Interno nel governo Gentiloni, ndr) andava in Libia a risolvere i problemi, Salvini va a Cervia”, attacca Renzi, ricordando gli accordi stipulati dal governo Gentiloni che di fatto hanno portato ad una drastica riduzione degli sbarchi, riduazione che vediamo oggi e costantemente rivendicata da Salvini.

“Per risolvere il problema europeo dei migranti non prendi in ostaggio 150 povere persone che hanno subito ogni tipo di violenza, solo per i sondaggi. Preferisco perdere un punto nei sondaggi piuttosto che perdere la dignità di appartenere alla razza umana. Non perdiamo la nostra umanità”, prosegue ancora Renzi contro Salvini, in merito al caso della Nave Diciotti.

L'ex segretario Pd 'invita' poi Salvini a rispettare la sentenza del Riesame sui fondi della Lega, che, per l'accusa di truffa su fondi pubblici, ha confermato il sequestro di 49 milioni di euro dai conti del Carroccio: “C'è una sentenza, non può rispondere 'non mi importa, ho visto i sondaggi e gli italiani sono come'. Dove sono ora i costituzionalisti e quelli che urlavano onestà? E poi occhio ai sondaggi, la ruota gira”.

Renzi ironizza poi sulla vicenda del concorso dell'attuale premier Conte per un posto di professore a Roma: “Non era al primo consiglio dei ministri? E' perché doveva studiare per l'esame di inglese, per lui il G7 è un dopolavoro”.

Il senatore Renzi è atteso domenica alla Festa dell'Unità di Firenze, mentre ad ottobre rilancerà i 'comitati civici' dal palco della Leopolda. Su tutto aleggia il fantasma del congresso del Pd: ancora non si sa quando si terrà. I renziani devono trovare un nome da opporre al governatore del Lazio Nicola Zingaretti.

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