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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Scandalo escort, Renzi: "Polemica strumentale"

Dopo la durissima omelia del cardinale, il sindaco: "Parole ampiamente condivisibili". E sullo scandalo a luci rosse: "Trovo che sia assolutamente logico che qualcuno cerchi di farci una polemica strumentale sopra"

Mentre Betori si scagliava su Firenze, Renzi in prima fila ascoltava l’omelia in silenzio. Il sindaco poi, finita la messa in Duomo, è tornato di corsa in Palazzo Vecchio per la consegna del Fiorino d’Oro. È festa e c’era da omaggiare un vecchio amico, Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. Medaglia al merito appuntata, strette di mano, sorrisi e pacche sulle spalle. Poi ancora di corsa giù per le scale del comune, dal Salone dei Cinquecento al Cortile della Dogana par tagliare l’ennesimo nastro tricolore, quello che da il via al bookshop del museo. Con le parole di Betori ad inseguirlo. E i giornalisti pure: “Un commento sul caso escort?”. “Ancora!”, e tira dritto. Ma c’è chi torna alla carica: “Sindaco, come ha accolto l’omelia del cardinale Betori, cosa ne pensa?”.

Buona la seconda. Sarà che, come musicò Puccini, si può scherzar su tutto fuorché sui santi. Sarà, al di fuor di metafore e ironie, che Renzi ha immediatamente ‘annusato’ il peso (mediatico) delle parole dell’arcivescovo, tanto da voler precisare: “Credo che l’omelia del cardinale Betori abbia affrontato tanti argomenti molti dei quali ampiamente condivisibili”.

Ma la questione è più stringente, le parole del cardinale arrivano in pieno scandalo, per questo il sindaco circoscrive il raggio della risposta: “Sulla vicenda degli scandali trovo che sia assolutamente logico che qualcuno cerchi di farci una polemica strumentale sopra. È anche altrettanto logico da parte nostra riportare alla realtà dei fatti”.

RENZI – Ecco i fatti: “Stiamo parlando di una indagine da parte dei giudici e noi siamo abituati ad aspettare e rispettare i processi. Stiamo parlando di ipotesi di reato che al momento non coinvolgono nessuno di Palazzo Vecchio ma che riguardano commercianti e imprenditori fiorentini che avrebbero sfruttato la prostituzione, quindi un reato particolarmente odioso; se questo sarà confermato e provato, il Comune sarà parte lesa, sia per gli aspetti legati all'immagine che per la vicenda legata al mancato pagamento della tassa i soggiorno che pare essere emerso dalle intercettazioni, ma da qui a definire Firenze in salsa piccante credo ce ne corra. C’è probabilmente un po’ di bisogno di scrivere e inventarsi cose: se su 140 escort, una ha avuto una volta un rapporto con un dipendente del Comune di Firenze, credo sia un fatto sul quale la magistratura verificherà, ma stiamo parlando, a fronte di mesi di intercettazioni, di una vicenda specifica. Naturalmente aspetto quello che i giudici diranno e staremo a vedere. Vorrà dire, lo dico con una battuta, che quest’anno a Benigni facciamo leggere Dante, mentre il prossimo anno gli faremo leggere Boccaccio”.

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