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Tramvia, linea 2 bloccata, Renzi: crisi aziendale nel Consorzio Etruria

Il sindaco Renzi in polemica con i sindacati che hanno scioperato venerdì in piazza Santa Croce. Sul blocco della Linea 2 il primo cittadino parla di crisi aziendale nel Consorzio Etruria

Piazza della Signoria, venerdì il sindaco di Firenze Matteo Renzi inaugurava il Festival d’Europa; a poche centinai di metri, in piazza Santa Croce, i ventimila della Cgil. Vicinissime le due piazze ma mai così lontani i protagonisti al centro della scena. Da una parte i manifestanti, le commesse, il popolo delle associazioni e del sindacato; qualche scritta ironica su Palazzo Vecchio, qualche coro contro il sindaco ma poi la vera bordata l'ha tirata direttamente dal palco Mauro Furo, il segretario generale della Camera del lavoro di Firenze definendo la città “ferma” e di “ritardi non solo sulla tramvia”. Pochi minuti e parte la “contraerea” del sindaco: “credevo che lo sciopero generale della Cgil fosse stato fatto contro le politiche del governo. Scopro invece che le fanno contro di noi, mi dispiace per loro”. Poi tirato in causa dal segretario della Cgil fiorentina sui ritardi dei lavori sulla linea due della tramvia Renzi continua a martellare: “la tramvia non è ancora partita perché' c'è un'azienda in crisi, che si chiama Consorzio Etruria, che non ha la forza per partire. Spero che il segretario della Cgil si sia interessato della situazione dei lavoratori di quell'azienda, e che le tante aziende collegate al Consorzio Etruria, che affonda le sue radici nella cooperazione tradizionale della toscana, non lascino fallire questa realtà, facendo quindi partire i lavori del tram. Il comune è pronto, noi siamo in attesa che Consorzio Etruria parta”.

Colpo su colpo anche sull’accusa partita dal palco di Santa Croce riguardo ad una Firenze immobile, statica: “evidentemente abbiamo idee diverse su Firenze - ha terminato il sindaco fiorentino. L'idea che tutte le volte ci sia polemica contro quello che fa l'amministrazione comunale, alla fine stanca. C'era lo sciopero della Cgil ed attaccano noi. Non vogliamo fare le polemiche ma è veramente triste, perché' si perde la concezione della realtà. Invito gli amici della Cgil a concentrarsi di più sui problemi del lavoro, dei precari, di chi perde il posto di lavoro, le polemiche politiche le lascino fare ai politici. Loro si preoccupino di fare i sindacalisti”.

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