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Renzi contro Beppe Grillo: "E' in crisi di visibilità"

Dopo l'affondo sull'odio pubblicato sul blog arriva la replica del sindaco: "Le sue promesse si sono sciolte come neve al sole". La risposta di Grillo: "Renzi non è nessuno"

Beppe Grillo accusa, Matteo Renzi risponde. Una volta c’erano le cronache di viaggio, vigorosa branchia della letteratura, a volte un po’ scolaresca, simile ai diari, nell'era di internet sostituita dai blog. Oggi, dopo la scesa in campo di Renzi alle primarie del centro sinistra, sono (ri)comparse le cronache fiorentine. Nei prossimi mesi una fetta sostenuta del dibattito politico italiano passerà anche di qui, da Firenze. I fiorentini dovranno farci abitudine e orecchie. Così se Grillo affonda, a mezzo blog, Renzi, in questo clima del tutti contro tutti dal volto buono, o meglio a toni bassi, replica.

GRILLO E L'ODIO - Si parte dal ‘j’accuse’ del leader del Movimento 5 Stelle. Roba di ieri, roba durissima. Un blog dal titolo perentorio: “Due minuti d’odio”. Grillo cita il capolavoro di Orwell, 1984, e il potere malvagio e oscuro della neolingua. L’odio indotto, costruito a tavolino, la genesi di un nemico pubblico. Le righe del comico genovese sono più che esplicite: “Il rito quotidiano dell'Odio da parte di aizzatori di professione nei miei confronti, nei confronti degli appartenenti al MoVimento 5 Stelle e dei miei collaboratori sta diventando fragoroso, insopportabile, indecente. Lo scopo è quello, chiaro, di creare dei mostri da abbattere per mantenere lo status quo. Non discutono mai nel merito (ad esempio del Programma del M5S), insultano, fomentano con l'obiettivo di isolare, infamare, distruggere. E dopo? Cosa verrà dopo? Dal tiro al bersaglio metaforico, si passerà a quello reale? L'informazione sta sconfinando in molti casi in istigazione a delinquere come avvenne negli anni di piombo. Li diffami, li isoli e poi qualcuno li elimina. Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere”.

LA REPLICA DI RENZI - Pochi minuti la messa in rete e questa presa di posizioni sfocia in un vero e proprio vespaio di polemiche. Da sinistra a destra passando per l’Ordine dei Giornalisti. Fino ad arrivare a Renzi. Ieri sera a Reggio Emilia, (“Il Pd proponga il dimezzamento del numero dei parlamentari e il comico diventerà un fenomeno da baraccone”), questa mattina a Firenze. E se ieri il primo cittadino si era soffermato più che altro sul merito della proposta politica dei grillini, questa mattina l’attacco è stato frontale: “Quando Grillo – ha affermato il primo cittadino rispondendo ai giornalisti a margine dell'inaugurazione dell'asilo nido aziendale della Menarini – parla di mafia che non esiste, di Aids che non è un problema, o come vedo in un video che sta girando in queste ore sul web e che mi lascia sconvolto, che spiega ai carabinieri come picchiare gli immigrati di nascosto, dimostra la sua totale incapacità di essere una persona civile prima ancora che un leader politico”.

VIDEO - Renzi si riferisce ad un video che da qualche giorno sta girando in rete. Immagini ripescato e diffuse da Daniele Sensi, sul suo blog editoriale su L'Espresso. Uno spezzone tratto da uno spettacolo del comico. L’anno è il 2006, il tema è di quelli caldi: legalità ed extracomunitari. In questi pochi secondi di girato Grillo suggerisce alle forze dell’ordine alcune ‘pratiche’ per affrontare il problema: “Vuoi dare una ‘passatina’ ad un marocchino che rompe i coglioni – dice Grillo durante il suo show –, lo prendi, lo carichi in macchina, senza che ti veda nessuno, lo porti un po’ in caserma e poi gli dai magari due schiaffetti. Ma in mezzo alla strada non è possibile”. Un battuta mal riuscita? Forse. Difficile capire e dare giudizi. Certo che, a vederla a mente fredda, verrebbe da chiedersi a quanti chilometri di distanza viaggino queste parole da quelle di Orwell.

VISIBILITA’ – Ma il Matteo nazionale non si ferma qui e continua con l'analisi sulla sparata di Grillo. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle la cartina geografica è stata già disegnata: la violenza verbale, la neolingua, come seme per quella reale; da qui il richiamo agli anni di piombo. Ma anche su questo Renzi non ci sta e rimanda la polemica al mittente: “Beppe Grillo è in crisi di visibilità. Si rende conto che via via che passano i giorni le sue promesse si sciolgono come neve al sole”. “In questa crisi di visibilità – ha aggiunto Renzi – da acuto utilizzatore dei media, deve tutti i giorni inventare qualcosa. Grillo che si lamenta dell'eccesso dei toni nella comunicazione è l'emblema della contraddizione in termini. Un signore che riempiva le piazze con 10.000 persone per insultare gli altri, come può oggi lamentarsi degli eccessi dell'altrui comunicazione?”.

LA RISPOSTA DI GRILLO - Finito qui. Tutt’altro. Pochi minuti e giunge, breve ma energica, la risposta di Grillo. Il mezzo, sempre la rete, ma stavolta non il blog ma direttamente dal suo profilo Twitter:  “Hanno bussato alla porta e non c'era nessuno: era Matteo Renzi”. Che dire? Le prime legnate di una campagna elettorale che si preannuncia caldissima e lunghissima.

Di seguito il video della polemica tra Grillo e Renzi


 

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