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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Renzi contro la curia fiorentina: "Da Betori duro attacco politico"

La querelle era stata avviata dall'arcivescovo in pieno scandalo escort. Giorni di silenzio poi il sindaco è partito al contrattacco: si tratta di "un duro attacco politico che proseguirà anche nelle prossime settimane"

Camicia bianca, jeans blu scuro. Pomeriggio afoso ieri a Firenze e Renzi in consiglio comunale si è presentato leggero. Anche perché l’intenzione del sindaco non era quella di rinfrescare il clima. Anzi, se possibile renderlo rovente.  Palazzo Vecchio, alle 16:30 il sindaco dopo una lunga assenza si è ripresentato dalle parti del Salone dei Duecento. E manco a dirlo l’apparizione è stata di quella con il botto. “Da tre settimane il clima attorno a Firenze è cambiato”, dice subito. Il sottotitolo riguarda Renzi e la delicatissima partita che sta giocando su scala nazionale tra la segretaria del Pd e la corsa a Palazzo Chigi. Quindi “tutti contro me”. Renzi ne ha per tutti e mette tutto in fila, partendo da una data simbolica, il palco della ‘Repubblica delle idee’ dove pronunciò quel “stavolta non mi fregano”. E allora, secondo (l’ex) rottamatore scoppiano le polemiche sulla tramvia, Maggio, caso escort, decoro, e l’ultima, Ponte Vecchio affittato alla Ferrari.

L’elenco è lungo, ma in 58 minuti di arringa a denti stretti, il bersaglio più grosso è l’arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori. Parla e non le manda a dire né a Rossi né a Barducci; e quando, per un attimo, accenna a temi nazionali con un paio di battute liquida Brunetta; ma il gancio al volto l’ha sferrato contro l’alto prelato. Di mezzo, vista da lontano, le parole ferocissime del cardinale usate per descrivere lo stato dell’arte della città: voglia di trasgressione, degrado, droga, gioco d’azzardo, povertà. E un monito: solo un’idea di comunità tiene in piedi e alimenta cotanta bellezza.

ATTACCO POLITICO – Renzi nei giorni scorsi aveva accennato solo a piccole repliche: “Omelia condivisibile per larghi tratti, un po’ meno su alcuni giudizi”. Tutto qui, senza entrare troppo nel merito, anche se le parole del vescovo arrivano per San Giovanni, in pieno scandalo escort. Poi improvvisamente il cambio di marcia. Renzi si fa battagliero e torna al contrattacco: le parole di Betori sono “un duro attacco politico che parte dall’opera del Duomo e prosegue con l’omelia del cardinale e che probabilmente proseguirà nelle prossime settimane”. Prima le critiche arrivate dal presidente dell'Opera del Duomo, Franco Lucchesi, alla situazione di degrado di piazza del Duomo. Poi la stilettata di Betori. Per Renzi il teorema ‘complotto’ è servito.

Lo scandalo escort, praticamente, sarebbe solo un pretesto per fare politica, per incidere ora, a dieci mesi dalla fine del mandato della giunta Renzi, con il sindaco probabilmente in partenza. Che in città siano già iniziate le grandi manovre per un nuova stagione politica? Può essere. Tuttavia ci tiene a precisare: “Si è parlato sui media addirittura di bunga-bunga in Palazzo Vecchio, ma io difendo la dignità di decine di migliaia di fiorentini per bene che non possono essere descritti come partecipanti a un’orgia”.

LA RISPOSTA DI BETORI – Quel che è certo è che a stretto giro dalle parole del primo cittadino è arrivata la risposta di Betori che per controbattere ha scelto i 140 caretteri di Twitter: “La natura culturale, spirituale ed etica della mia omelia e' sotto gli occhi di tutti. Mi preme solo il bene di Firenze e dei fiorentini”. E le critiche sono arrivate anche dal presidente del Mcl Carlo Costalli, secondo il quale Renzi ha avuto una reazione “scomposta”, e pure dall’interno del suo partito, con i parlamentare Edoardo Patriarca che gli ricorda che “i vescovi non fanno campagne politiche e non guardano in faccia a nessuno”.

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