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Guerra Russia-Ucraina, Renzi contro l'Anpi: "Parole vergognose"

La posizione del leader di Italia Viva e la risposta dell'Anpi

"Parole vergognose" così Matteo Renzi ha definito il comunicato dell'Anpi in cui l'associazione chiedeva la pace durante l'assemblea nazionale di Italia viva. La guerra russa in Ucraina ha portato il leader di IV ad andare contro una delle "associazioni a cui io tengo di più: le parole di  dell'Anpi sul conflitto ucraino sono vergognose. I partigiani di 70 anni fa avrebbero saputo da che parte stare tra invasori e invasi. Attaccare il filo imperialismo americano significa essere indietro con le lancette della storia". Così Matteo Renzi all'assemblea nazionale Iv.

"Il riconoscimento dell'indipendenza del Donbass da parte della Russia può portare il mondo a un passo dalla guerra ed è l'ultimo, drammatico atto di una sequenza di eventi innescata dal continuo allargamento della NATO ad est vissuto legittimamente da Mosca come una crescente minaccia", queste le parone di Anpi che si leggevano nell'appello indirizzato soprattutto a Joe Biden, presidente Usa, nel quale gli viene richiesto di cessare "immediatamente sia le clamorose ingerenze nella vita interna dell'Ucraina iniziate fin dai tempi di Maidan, quando nel governo ucraino entrò la statunitense Natalia Jaresco, sia le sue dichiarazioni belliciste e le sue ininterrotte minacce nei confronti della Russia". "L'Unione Europea, la Russia, gli Stati Uniti d'America e la Nato - si legge infine - ripensino criticamente ad una politica che negli ultimi 15 anni ha determinato crescenti tensioni e incomprensioni".

La risposta dell'Anpi a Matteo Renzi

"Noi siamo dalla parte del popolo ucraino senza se e senza ma, condanniamo l’invasione della Russia ma saremmo sciocchi se non vedessimo il contesto in cui tutto questo è avvenuto, quello che è successo negli ultimi decenni". Questa la risposta del Presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, all'AdnKronos.

"Il testo fa parte di un documento che inizia con la fermissima condanna dell’invasione russa in Ucraina e la richiesta di cessate il fuoco e ritiro delle truppe. Non commettiamo però l’errore di vedere solo bianco e nero. Oggi Estonia e Lettonia hanno le basi Nato ai confini della Russia, sarebbe strano immaginare che Mosca non avrebbe reagito. Ma queste sono cose che hanno detto più volte anche Romano Prodi e Sergio Romano" sottolinea ancora il presidente.

“Non commettiamo l’errore di dimenticare che la Nato è più volte intervenuta in violazione della sua missione, che è l’esclusiva difesa dei confini dei Paesi aderenti. Non è il momento di fare sciocche e strumentali polemiche", conclude.

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