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Renzi infiamma l'assemblea Pd: "Ci vediamo al congresso, riperderete"

Contestato ed applaudito l'ex premier: "Minoranza non indebolisca segretario eletto"

Nonostante l'accordo raggiunto ieri tra le correnti Pd, l'intervento di Matteo Renzi infiamma l'assemblea del partito. L'ex segretario parla per primo e non concede nulla a chi chiedeva un'autocritica. Renzi parla all'attacco, sia pure assumendosi "tutte le responsabilità" della sconfitta. Poi, però, elenca molte accuse: a chi nel Pd lo ha indebolito "quotidianamente", agli "intellettuali radical-chic", alla "stampa di sinistra" che ha "attaccato il Matteo sbagliato".

Spiega che c'è "un'onda" populista in tutto l'occidente, lamenta "scarsa solidarietà del gruppo dirigente Pd", invita a non iniziare a logorare il nuovo segretario, quando verrà eletto nei prossimi mesi. Tra gli errori ammette: "Siamo stati poco sui social". Poi: "Se dici che il Jobs act non va bene, la buona scuola non va bene... Devi votare 5 stelle, non il Pd".

Spesso viene interotto da brusii e critiche, bilanciati dagli applausi dei renziani. Quando difende la scelta di far dimettere Ignazio Marino scattano contestazioni. Lui ribatte: "State segando il ramo su cui siete seduti. Continuate così. Ci vediamo al congresso".  Renzi di fronte alle contestazioni reagisce: "Se tutta la discussione a fronte di quello che sta avvendendo a livello internazionale e nazionale è ritornare a una decisione legittimamente presa dal Pd romano mi fate pensare che il vostro disegno non sia - una volta di più - cacciare la destra, ma aprire polemiche dentro il centrosinistra".

Al neo segretario eletto Martina dice: "Maurizio - ha detto - mi permetto di dare un consiglio: se fai le primare, non è che il giorno dopo si riparte da capo. Non è pensabile che 200 appartenenti a una corrente mettano in discussione quello che hanno deciso 2 milioni di persone. Lo dico per il dopo, non per il passato. Io ci sono, ma il problema non è quando si fa il congresso, ma quando si chiude il congresso". Non è possibile che "una corrente pensa di indebolire il leader cercando di ottenere qualcosa di più"

"E non capite che facendo così - conclude - state segando il ramo sul quale siete seduti. Continuate pure così, ci rivedremo al congresso. Riperderete questo congresso e il giorno dopo ripartirete ad attaccare chi ha vinto".

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