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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Regione: il Consiglio respinge la mozione di sfiducia a Rossi

L'atto presentato da Donzelli dopo le scintille fra Pd e Mdp. Marras: "Solo una provocazione"

Non passa la mozione di sfiducia al presidente della Giunta regionale, respinta con 24 voti contrari e 16 a favore. Assente, al momento del voto, il Presidente Enrico Rossi. Il documento, presentato dal capogruppo di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, lamentava "l''impasse politico-amministrativo in cui verte la nostra Regione ormai da tempo manifesto nel grave ritardo dell''approvazione del Prs, Piano regionale di sviluppo, approvato solo a marzo 2017; nella mancanza di azioni di governo efficaci e risolutive in campo sanitario, abitativo, infrastrutturale (ampliamento aeroporto e autostrada tirrenica in primis), servizi pubblici (rifiuti in primis), gestione fondi europei". 

Donzelli illustrando il testo ha parlato di un’amministrazione ormai “fallita”, di “governo sparito” e di “una sola volontà: restare attaccati alle poltrone”. “E' del tutto evidente – ha spiegato - che lo slogan di Rossi in campagna elettorale, ‘lavoro, lavoro, lavoro’, non era una promessa ai toscani ma una minaccia alla sua maggioranza. Sembrava infatti dire: se mi sfiduciate dovrete trovarvi un altro lavoro”. Donzelli ha ricordato il motivo che lo ha spinto a presentare la mozione, ossia lo “stillicidio” di polemiche tra il capogruppo Pd Marras e Rossi il giorno dopo i ballottaggi delle elezioni comunali, e l’invito aperto a sfiduciarlo in aula lanciato al Partito Democratico dallo stesso presidente.

Per Donzelli, l’assenza del governo regionale è evidente: "Possiamo trovare Rossi e la sua giunta in qualche trasmissione tv o in qualche colloquio telefonico. Donzelli ha bocciato il lavoro del governatore su più fronti: Rifiuti - “riuscite a riciclare solo il parere di Rossi su Renzi” -; Immigrazione - “secondo voi la tendopoli di Lucca è il modello toscano” -; Sicurezza, Infrastrutture, risposte al Turismo, con l’affondo “avete pensato che la montagna fosse una mucca da mungere”.

La replica è arrivata dal capogruppo del Pd Leonardo Marras, che ha lanciato un appello a “restare alla sostanza delle cose”. "Siamo un governo di coalizione - ha aggiunto - abbiamo un programma su cui c’è il bollo dei cittadini toscani”. “Agli altri il ruolo di fare opposizione”, ha detto augurandosi si continui a farlo “sulla base del programma e non su uno sfogo che sta nel politicismo”. “Pensavo di poter definire questa mozione una provocazione nata nel centrodestra dopo la vittoria in qualche Comune. Mi sono invece trovato di fronte ad uno sfogo nel quale i luoghi comuni sono l’unica cosa che si possa apprezzare” ha commentato ancora Marras riferendosi alle accuse di “carenza di azione del governo regionale”.

Sull'argomento è intervenuto anche il segretario del Pd Matteo Renzi, parlando ad Rtv38 a margine della presentazione del libro "Avanti": "Enrico Rossi è stato votato dai toscani e ha tutto il diritto, vorrei dire il dovere, di andare avanti, di completare il suo mandato", ha detto.

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